Sala era l'ultima città al confine meridionale dell'impero romano sulla costa atlantica del Marocco, nella provincia della Mauretania Tingitana. La città oggi si trova poco al di fuori delle mura medievali di Rabat e si sviluppa sulla pendice della collina di Chellah. Questo stesso luogo divenne una necropoli reale merinide fortificata fra il 1284 e il 1351. I ritrovamenti archeologici e alcuni edifici ancora visibili testimoniano le antiche origini dell’insediamento e la sua importanza nell’ambito del regno di Mauretania. Dopo l’inclusione nella nuova provincia romana nel 40-42 d.C. e acquisito lo statuto municipale sotto il principato di Claudio, tra la fine del I e gli inizi del II secolo d.C. il centro civico di Sala fu monumentalizzato tramite la creazione di terrazze artificiali su cui si trovavano i principali edifici pubblici. Un cittadino di Sala, C. Hosidius Severus, fece costruire il Capitolium a sue spese intorno al 120 d.C. Il complesso occupava un’area di circa 46 x 26 metri e divenne il maggiore santuario della religione ufficiale romana della città. Il tempio, ricostruibile come un tetrastilo corinzio su podio, si trovava al centro di una piazza circondata da portici colonnati e sostenuta da tabernae voltate sul lato meridionale. Il tempio fu scavato a più riprese, fra il 1929-1030 e 1960-1969, ma non è mai stato oggetto di una pubblicazione esaustiva. Nel volume si propone uno nuovo studio dell’edificio, considerato in tutte le sue fasi costruttive e modifiche attraverso il tempo, fino all’epoca medievale. Il progetto originario è stato ricostruito attraverso l’analisi dei resti murari e le decorazioni architettoniche, in maniera da mettere in luce tutte le operazioni di cantiere nell’ordine in cui furono effettuate. Le nuove ricostruzioni 3D hanno permesso di considerare meglio il tempio anche in relazione all’impatto urbanistico e monumentale che questo complesso ebbe sul centro civico di Sala. Un’importante fase del lavoro ha riguardato lo spoglio della ricca documentazione d’archivio conservata a Aix-en-Provence (Archives du Centre Camille Jullian, Francia). I disegni e le fotografie ritrovate negli archivi hanno rivelato soprattutto che nel XIV sec. un sontuoso edificio con patio colonnato sostituì il tempio, sfruttando in parte le strutture antiche. Queste nuove informazioni, fino ad ora sconosciute, contribuiscono a riaprire il dibattito sulla natura del sito di Chellah nel Medioevo.

Camporeale, S. (2021). Il Foro di Sala, 1: il Capitolium. Roma : Edizioni Quasar [10.48235/1038].

Il Foro di Sala, 1: il Capitolium

Camporeale, Stefano
2021-01-01

Abstract

Sala era l'ultima città al confine meridionale dell'impero romano sulla costa atlantica del Marocco, nella provincia della Mauretania Tingitana. La città oggi si trova poco al di fuori delle mura medievali di Rabat e si sviluppa sulla pendice della collina di Chellah. Questo stesso luogo divenne una necropoli reale merinide fortificata fra il 1284 e il 1351. I ritrovamenti archeologici e alcuni edifici ancora visibili testimoniano le antiche origini dell’insediamento e la sua importanza nell’ambito del regno di Mauretania. Dopo l’inclusione nella nuova provincia romana nel 40-42 d.C. e acquisito lo statuto municipale sotto il principato di Claudio, tra la fine del I e gli inizi del II secolo d.C. il centro civico di Sala fu monumentalizzato tramite la creazione di terrazze artificiali su cui si trovavano i principali edifici pubblici. Un cittadino di Sala, C. Hosidius Severus, fece costruire il Capitolium a sue spese intorno al 120 d.C. Il complesso occupava un’area di circa 46 x 26 metri e divenne il maggiore santuario della religione ufficiale romana della città. Il tempio, ricostruibile come un tetrastilo corinzio su podio, si trovava al centro di una piazza circondata da portici colonnati e sostenuta da tabernae voltate sul lato meridionale. Il tempio fu scavato a più riprese, fra il 1929-1030 e 1960-1969, ma non è mai stato oggetto di una pubblicazione esaustiva. Nel volume si propone uno nuovo studio dell’edificio, considerato in tutte le sue fasi costruttive e modifiche attraverso il tempo, fino all’epoca medievale. Il progetto originario è stato ricostruito attraverso l’analisi dei resti murari e le decorazioni architettoniche, in maniera da mettere in luce tutte le operazioni di cantiere nell’ordine in cui furono effettuate. Le nuove ricostruzioni 3D hanno permesso di considerare meglio il tempio anche in relazione all’impatto urbanistico e monumentale che questo complesso ebbe sul centro civico di Sala. Un’importante fase del lavoro ha riguardato lo spoglio della ricca documentazione d’archivio conservata a Aix-en-Provence (Archives du Centre Camille Jullian, Francia). I disegni e le fotografie ritrovate negli archivi hanno rivelato soprattutto che nel XIV sec. un sontuoso edificio con patio colonnato sostituì il tempio, sfruttando in parte le strutture antiche. Queste nuove informazioni, fino ad ora sconosciute, contribuiscono a riaprire il dibattito sulla natura del sito di Chellah nel Medioevo.
2021
9788871408538
Camporeale, S. (2021). Il Foro di Sala, 1: il Capitolium. Roma : Edizioni Quasar [10.48235/1038].
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1119561