La presente Tesi di Dottorato riguarda lo studio geoarcheologico condotto all’interno di un contesto territoriale della Toscana centro-meridionale compreso tra i rilievi delle Colline Metallifere, i bacini idrografici dei fiumi Pecora e Cornia, e l’area costiera tirrenica tra Piombino e Follonica (Toscana centro-meridionale). La ricerca si è svolta nell’ambito di un progetto ERC multidisciplinare riguardante la caratterizzazione storica, archeologica e ambientale del territorio sotto esame durante i secoli altomedievali (VII-XIII sec AD). Per gli scopi del progetto, la ricerca ha proposto l’integrazione di metodi geoarcheologici (analisi geomorfologica, Remote Sensing, sedimentologia, stratigrafia sia di superficie che di sottosuolo e analisi micromorfologica) in un approccio basato sull’analisi Multiscala (Macroscala, Mesoscala e Microscala). L’impostazione della ricerca su questi tre livelli di risoluzione ha permesso di selezionare un ampio spettro di dati utili per ricostruire, in alto dettaglio, sia la cronologia degli eventi occorsi nella modellazione del paesaggio fisico storico sia le complesse interazioni con le attività antropiche. Inoltre, questo approccio ha consentito di analizzare le dinamiche insediative ed i processi di formazione, occupazione ed abbandono del sito altomedievale di Vetricella, ubicato nella pianura costiera del fiume Pecora, e considerato un unicum nell’area di studio sia per la sua posizione sia per le sue caratteristiche insediative. In particolare, i risultati della Macroscala suggeriscono come, alla scala del singolo bacino idrografico e delle aree costiere, l’evoluzione delle dinamiche di modellazione del paesaggio fisico e biologico durante l’Altomedioevo non fosse influenzata dalle supposte variazioni climatiche, che pure sono contraddittoriamente note in letteratura per il periodo storico in analisi, ma sia piuttosto il risultato di profonde modificazioni delle dinamiche superficiali ad opera dell’azione antropica, determinandone l’assetto odierno. La definizione degli effetti sul paesaggio delle attività umane fornisce quindi nuove informazioni circa le capacità gestionali e pianificatorie e tecnologiche del land use e quindi della loro importanza in ottica storica e socio-economica. Le analisi alla Mesoscala, invece, evidenziano come il sito archeologico di Vetricella fosse localizzato all’interno di un contesto dove la scelta dell’insediamento, e di conseguenza le sue funzioni, era stata pianificata allo scopo di mitigare la pericolosità associata allo scorrimento delle acque superficiali e dei rischi associati. Infine, le analisi alla Microscala delineano un quadro in cui l’adattamento al contesto geomorfologico è stato frutto di una accurata e continua pianificazione di opere di costruzione/distruzione di piani d’uso e di sistemazioni idrauliche. In particolare, quest’ultime sono relative alla presenza di tre fossati concentrici i cui riempimenti restituiscono un record sedimentologico e stratigrafico che suggerisce il loro utilizzo per scopi diversi legati ad attività produttive, difensive e domestiche. Nel complesso, l’approccio Multiscala si è rivelato decisivo per definire un quadro di riferimento cronologico dell’evoluzione del paesaggio all’interno dei sistemi vallivi nonché delle profonde modificazioni apportate dalle attività antropiche e delle loro relazioni con l’evoluzione a lungo, medio e breve termine degli ambienti umidi costieri. Per la prima volta, quindi, è stato possibile determinare come questi contesti, ritenuti per l’Altomedioevo difficilmente colonizzabili od esclusi dalla rete insediativa, fossero in realtà gestiti attraverso una precisa volontà di pianificazione delle opere di sistemazione idraulica e di sfruttamento delle risorse agricole e forestali.

Susini, D. (2020). Geoarcheologia ed approccio Multiscala per lo studio delle variazioni del paesaggio storico altomedievale ed implicazioni paleoambientali dell’Olocene recente nella Toscana meridionale [10.25434/susini-davide_phd2020].

Geoarcheologia ed approccio Multiscala per lo studio delle variazioni del paesaggio storico altomedievale ed implicazioni paleoambientali dell’Olocene recente nella Toscana meridionale

Susini, Davide
2020-01-01

Abstract

La presente Tesi di Dottorato riguarda lo studio geoarcheologico condotto all’interno di un contesto territoriale della Toscana centro-meridionale compreso tra i rilievi delle Colline Metallifere, i bacini idrografici dei fiumi Pecora e Cornia, e l’area costiera tirrenica tra Piombino e Follonica (Toscana centro-meridionale). La ricerca si è svolta nell’ambito di un progetto ERC multidisciplinare riguardante la caratterizzazione storica, archeologica e ambientale del territorio sotto esame durante i secoli altomedievali (VII-XIII sec AD). Per gli scopi del progetto, la ricerca ha proposto l’integrazione di metodi geoarcheologici (analisi geomorfologica, Remote Sensing, sedimentologia, stratigrafia sia di superficie che di sottosuolo e analisi micromorfologica) in un approccio basato sull’analisi Multiscala (Macroscala, Mesoscala e Microscala). L’impostazione della ricerca su questi tre livelli di risoluzione ha permesso di selezionare un ampio spettro di dati utili per ricostruire, in alto dettaglio, sia la cronologia degli eventi occorsi nella modellazione del paesaggio fisico storico sia le complesse interazioni con le attività antropiche. Inoltre, questo approccio ha consentito di analizzare le dinamiche insediative ed i processi di formazione, occupazione ed abbandono del sito altomedievale di Vetricella, ubicato nella pianura costiera del fiume Pecora, e considerato un unicum nell’area di studio sia per la sua posizione sia per le sue caratteristiche insediative. In particolare, i risultati della Macroscala suggeriscono come, alla scala del singolo bacino idrografico e delle aree costiere, l’evoluzione delle dinamiche di modellazione del paesaggio fisico e biologico durante l’Altomedioevo non fosse influenzata dalle supposte variazioni climatiche, che pure sono contraddittoriamente note in letteratura per il periodo storico in analisi, ma sia piuttosto il risultato di profonde modificazioni delle dinamiche superficiali ad opera dell’azione antropica, determinandone l’assetto odierno. La definizione degli effetti sul paesaggio delle attività umane fornisce quindi nuove informazioni circa le capacità gestionali e pianificatorie e tecnologiche del land use e quindi della loro importanza in ottica storica e socio-economica. Le analisi alla Mesoscala, invece, evidenziano come il sito archeologico di Vetricella fosse localizzato all’interno di un contesto dove la scelta dell’insediamento, e di conseguenza le sue funzioni, era stata pianificata allo scopo di mitigare la pericolosità associata allo scorrimento delle acque superficiali e dei rischi associati. Infine, le analisi alla Microscala delineano un quadro in cui l’adattamento al contesto geomorfologico è stato frutto di una accurata e continua pianificazione di opere di costruzione/distruzione di piani d’uso e di sistemazioni idrauliche. In particolare, quest’ultime sono relative alla presenza di tre fossati concentrici i cui riempimenti restituiscono un record sedimentologico e stratigrafico che suggerisce il loro utilizzo per scopi diversi legati ad attività produttive, difensive e domestiche. Nel complesso, l’approccio Multiscala si è rivelato decisivo per definire un quadro di riferimento cronologico dell’evoluzione del paesaggio all’interno dei sistemi vallivi nonché delle profonde modificazioni apportate dalle attività antropiche e delle loro relazioni con l’evoluzione a lungo, medio e breve termine degli ambienti umidi costieri. Per la prima volta, quindi, è stato possibile determinare come questi contesti, ritenuti per l’Altomedioevo difficilmente colonizzabili od esclusi dalla rete insediativa, fossero in realtà gestiti attraverso una precisa volontà di pianificazione delle opere di sistemazione idraulica e di sfruttamento delle risorse agricole e forestali.
2020
Susini, D. (2020). Geoarcheologia ed approccio Multiscala per lo studio delle variazioni del paesaggio storico altomedievale ed implicazioni paleoambientali dell’Olocene recente nella Toscana meridionale [10.25434/susini-davide_phd2020].
Susini, Davide
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1107814