Si propone un’analisi ravvicinata delle finanze delle città toscane, comparate a quelle di altre regioni dell'Italia centrosettentrionale, secondo questa periodizzazione: 1) la fase comunale (XIII secolo-primo XIV), quando si osservano forme molto elementari per coprire deficit e spese e dimensioni molto ridotte di queste, salvo che a Genova e Venezia, grandi potenze marittime; 2) la fase post-comunale (dal pieno XIV secolo), quando nella maggior parte delle città si assiste alla perdita dell'indipendenza per l’inglobamento negli stati regionali diretti da signori-principi o da città Dominanti, alla confisca di quasi tutte le entrate o meglio alla perdita del controllo sulla destinazione dei gettiti e delle facoltà impositive e erogative locali, e al conseguente ritorno a forme di finanziamento del deficit basate solo su imposte straordinarie di ripartizione e prestiti a usura, mentre nelle 4 città Dominanti (Venezia, Genova, Firenze, Siena) e in pochissime città rimaste indipendenti o eccezionalmente autonome (Lucca, forse Bologna) si dispiegava un intenso sviluppo del debito pubblico, in una forma peculiare basata per la maggior parte sull’imposizione di prestiti forzosi irredimibili (o imposte ad rehabendum riservate per lo più ai cittadini delle Dominanti stesse), provvisti di interessi relativamente bassi, ma garantiti da speciali organismi pubblici finanziati con le maggiori entrate statali e immessi in un mercato secondario dei titoli del debito, molto vivace e più o meno regolato.

Ginatempo, M.A. (In corso di stampa). More on debt ‘before’ debt: deficit financing in the cities of Communal and post-Communal Italy (13th - 15th centuries). In Back to the origins of public indebtedness: governing debts in XIIIth -XVIth centuries Europe. Turnhout : Brepols.

More on debt ‘before’ debt: deficit financing in the cities of Communal and post-Communal Italy (13th - 15th centuries)

Ginatempo, Maria Ausiliatrice
In corso di stampa

Abstract

Si propone un’analisi ravvicinata delle finanze delle città toscane, comparate a quelle di altre regioni dell'Italia centrosettentrionale, secondo questa periodizzazione: 1) la fase comunale (XIII secolo-primo XIV), quando si osservano forme molto elementari per coprire deficit e spese e dimensioni molto ridotte di queste, salvo che a Genova e Venezia, grandi potenze marittime; 2) la fase post-comunale (dal pieno XIV secolo), quando nella maggior parte delle città si assiste alla perdita dell'indipendenza per l’inglobamento negli stati regionali diretti da signori-principi o da città Dominanti, alla confisca di quasi tutte le entrate o meglio alla perdita del controllo sulla destinazione dei gettiti e delle facoltà impositive e erogative locali, e al conseguente ritorno a forme di finanziamento del deficit basate solo su imposte straordinarie di ripartizione e prestiti a usura, mentre nelle 4 città Dominanti (Venezia, Genova, Firenze, Siena) e in pochissime città rimaste indipendenti o eccezionalmente autonome (Lucca, forse Bologna) si dispiegava un intenso sviluppo del debito pubblico, in una forma peculiare basata per la maggior parte sull’imposizione di prestiti forzosi irredimibili (o imposte ad rehabendum riservate per lo più ai cittadini delle Dominanti stesse), provvisti di interessi relativamente bassi, ma garantiti da speciali organismi pubblici finanziati con le maggiori entrate statali e immessi in un mercato secondario dei titoli del debito, molto vivace e più o meno regolato.
In corso di stampa
Ginatempo, M.A. (In corso di stampa). More on debt ‘before’ debt: deficit financing in the cities of Communal and post-Communal Italy (13th - 15th centuries). In Back to the origins of public indebtedness: governing debts in XIIIth -XVIth centuries Europe. Turnhout : Brepols.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1085646