Le piante con il loro stile di vita sessile, la loro struttura e fisiologia, entrano direttamente in contatto con le matrici ambientali, suolo, acqua e aria. Proprio per queste prerogative, gli studi di monitoraggio ambientale basati sui sistemi vegetali possono essere molto indicativi del reale stato di salute dell’ambiente. I saggi biologici sulle piante permettono di analizzare gli effetti di contaminanti a dispersione naturale o antropica (metalli pesanti, sostanze organiche e aromatiche, nanoparticelle, etc) e sono molto vantaggiosi, economici, ad alta sensibilità e correlabili con risultati ottenuti su sistemi animali. Questi saggi, possono considerare diversi endpoints: parametri fisiologici e morfologici (effetti fitotossici); produzione di enzimi e molecole legate alla risposta a stress; effetti su attività mitotica e ciclo cellulare (effetti citotossici); danni al DNA da attività clastogenica e mutagena (effetti genotossici); danni ultrastrutturali. Inoltre questi test permettono di valutare il danno acuto o cronico in seguito ad esposizioni più o meno lunghe ai contaminanti. A conferma dell’efficienza di questo metodo di indagine si riportano studi effettuati nei nostri laboratori su piante modello di interesse agrario (Vicia faba, V. sativa, Allium cepa, Hordeum vulgare e Zea mays) esposte a diversi inquinanti e valutate attraverso un approccio multidisciplinare.

Giorgetti, L., Bellani, L., Muccifora, S., Tassi, E., Spanò, C., Bottega, S., et al. (2019). LE PIANTE NEL MONITORAGGIO AMBIENTALE: EFFETTI FITOTOSSICI E GENOTOSSICI DI DIVERSI CONTAMINANTI. In Atti delle giornate di studio su: L'ecotossicologia come strumento di gestione degli ambienti acquatici e terrestri. La ricerca. Il controllo da parte delle Agenzie. Il mondo dei privati (pp.7-11). Roma : ISPRA.

LE PIANTE NEL MONITORAGGIO AMBIENTALE: EFFETTI FITOTOSSICI E GENOTOSSICI DI DIVERSI CONTAMINANTI

L. Bellani;S. Muccifora;F. Barbieri;
2019-01-01

Abstract

Le piante con il loro stile di vita sessile, la loro struttura e fisiologia, entrano direttamente in contatto con le matrici ambientali, suolo, acqua e aria. Proprio per queste prerogative, gli studi di monitoraggio ambientale basati sui sistemi vegetali possono essere molto indicativi del reale stato di salute dell’ambiente. I saggi biologici sulle piante permettono di analizzare gli effetti di contaminanti a dispersione naturale o antropica (metalli pesanti, sostanze organiche e aromatiche, nanoparticelle, etc) e sono molto vantaggiosi, economici, ad alta sensibilità e correlabili con risultati ottenuti su sistemi animali. Questi saggi, possono considerare diversi endpoints: parametri fisiologici e morfologici (effetti fitotossici); produzione di enzimi e molecole legate alla risposta a stress; effetti su attività mitotica e ciclo cellulare (effetti citotossici); danni al DNA da attività clastogenica e mutagena (effetti genotossici); danni ultrastrutturali. Inoltre questi test permettono di valutare il danno acuto o cronico in seguito ad esposizioni più o meno lunghe ai contaminanti. A conferma dell’efficienza di questo metodo di indagine si riportano studi effettuati nei nostri laboratori su piante modello di interesse agrario (Vicia faba, V. sativa, Allium cepa, Hordeum vulgare e Zea mays) esposte a diversi inquinanti e valutate attraverso un approccio multidisciplinare.
2019
978-88-448-0954-6
Giorgetti, L., Bellani, L., Muccifora, S., Tassi, E., Spanò, C., Bottega, S., et al. (2019). LE PIANTE NEL MONITORAGGIO AMBIENTALE: EFFETTI FITOTOSSICI E GENOTOSSICI DI DIVERSI CONTAMINANTI. In Atti delle giornate di studio su: L'ecotossicologia come strumento di gestione degli ambienti acquatici e terrestri. La ricerca. Il controllo da parte delle Agenzie. Il mondo dei privati (pp.7-11). Roma : ISPRA.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1085204