Tra i differenti contesti, la città di Prato ha da sempre rappresentato una realtà paradigmatica per l’analisi dei mutamenti sociali: dagli studi sullo sviluppo e la crisi dei distretti industriali alle ricerche sui fenomeni migratori, in particolare cinesi, che a partire degli anni Novanta hanno ridefinito il contesto sociale e la vita quotidiani dei cittadini [Becattini 2000]. Negli ultimi anni, inoltre, accanto alle dinamiche conflittuali tradizionali, sono emerse nuove soggettività volte a ridefinire e riqualificare alcuni spazi urbani in profonda crisi; è su questi nuovi attori che vuole attirare l’attenzione il nostro contributo. A partire dall’analisi dell’indice di deprivazione, una misura che consente di leggere la condizione di disagio socioeconomico e di svantaggio di una determinata popolazione, abbiamo individuato nel centro storico cittadino un contesto ideale di analisi. Non si tratta infatti di un indice che valuta le condizioni materiali in cui vive un singolo individuo, ma piuttosto dell’analisi della situazione di una zona abitata da più individui, esplorata attraverso la somma di quattro indicatori di disagio socio-economico (bassa scolarizzazione, disoccupazione, affitti, occupazione delle abitazioni). Nella prima parte della ricerca, dopo aver illustrato le dimensioni dell’indice di deprivazione, verranno approfonditi i fattori, strutturali e sociali, che hanno contribuito al peggioramento della qualità della vita del Centro Storico. Verranno inoltre messi in evidenza da un lato, altre criticità rilevanti (connesse con la questione della viabilità e, più in generale, dell’accesso al centro storico, della microcriminalità e della gestione degli spazi di culto per la comunità musulmana) e, dall’altro, i principali interventi messi in campo dall’amministrazione regionale, provinciale e comunale. Successivamente, attraverso una serie di interviste in profondità a testimoni privilegiati , ci concentreremo sull’operato di due associazioni presenti sul territorio. L’approfondimento qualitativo cercherà di indagare l’origine delle associazioni, il rapporto tra queste e il governo locale da un lato e le altre organizzazioni e associazioni (come la Caritas) dall’altro, oltre alla presenza di possibili differenze tra le due associazioni nella definizione e nell’implementazione dei principali interventi.

Bianchi, F., Betti, M. (2018). Pratiche di rigener-azione. Nuove soggettività per lo sviluppo: il caso di Prato. In L. Benvenga (a cura di), Rapporti di potere e soggettività. Identità, autonomia, territori (pp. 182-212). Roma : NovaLogos.

Pratiche di rigener-azione. Nuove soggettività per lo sviluppo: il caso di Prato

Bianchi F
;
BETTI, MARCO
2018-01-01

Abstract

Tra i differenti contesti, la città di Prato ha da sempre rappresentato una realtà paradigmatica per l’analisi dei mutamenti sociali: dagli studi sullo sviluppo e la crisi dei distretti industriali alle ricerche sui fenomeni migratori, in particolare cinesi, che a partire degli anni Novanta hanno ridefinito il contesto sociale e la vita quotidiani dei cittadini [Becattini 2000]. Negli ultimi anni, inoltre, accanto alle dinamiche conflittuali tradizionali, sono emerse nuove soggettività volte a ridefinire e riqualificare alcuni spazi urbani in profonda crisi; è su questi nuovi attori che vuole attirare l’attenzione il nostro contributo. A partire dall’analisi dell’indice di deprivazione, una misura che consente di leggere la condizione di disagio socioeconomico e di svantaggio di una determinata popolazione, abbiamo individuato nel centro storico cittadino un contesto ideale di analisi. Non si tratta infatti di un indice che valuta le condizioni materiali in cui vive un singolo individuo, ma piuttosto dell’analisi della situazione di una zona abitata da più individui, esplorata attraverso la somma di quattro indicatori di disagio socio-economico (bassa scolarizzazione, disoccupazione, affitti, occupazione delle abitazioni). Nella prima parte della ricerca, dopo aver illustrato le dimensioni dell’indice di deprivazione, verranno approfonditi i fattori, strutturali e sociali, che hanno contribuito al peggioramento della qualità della vita del Centro Storico. Verranno inoltre messi in evidenza da un lato, altre criticità rilevanti (connesse con la questione della viabilità e, più in generale, dell’accesso al centro storico, della microcriminalità e della gestione degli spazi di culto per la comunità musulmana) e, dall’altro, i principali interventi messi in campo dall’amministrazione regionale, provinciale e comunale. Successivamente, attraverso una serie di interviste in profondità a testimoni privilegiati , ci concentreremo sull’operato di due associazioni presenti sul territorio. L’approfondimento qualitativo cercherà di indagare l’origine delle associazioni, il rapporto tra queste e il governo locale da un lato e le altre organizzazioni e associazioni (come la Caritas) dall’altro, oltre alla presenza di possibili differenze tra le due associazioni nella definizione e nell’implementazione dei principali interventi.
2018
9788897339847
Bianchi, F., Betti, M. (2018). Pratiche di rigener-azione. Nuove soggettività per lo sviluppo: il caso di Prato. In L. Benvenga (a cura di), Rapporti di potere e soggettività. Identità, autonomia, territori (pp. 182-212). Roma : NovaLogos.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Volume Rapporti di potere e soggettività.pdf

non disponibili

Descrizione: Contributo
Tipologia: PDF editoriale
Licenza: PUBBLICO - Pubblico con Copyright
Dimensione 2.9 MB
Formato Adobe PDF
2.9 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1061501