i contributi raccolti costituiscono una serie di punti di vista di studiose e studiosi, diversi per provenienza e formazione, che presentano e discutono un campionario impressionante di forme e sfumature di violenza: percosse in nome del diritto del marito a «correggere» la moglie, del padre a costringere e punire la figlia, del padrone a battere la sua serva; ingiurie connesse al comportamento femminile; stupri, segregazioni, omicidi in nome dell’onore tradito; spoliazioni di beni, a partire dalle eredità e dalle doti; matrimoni e monacazioni forzate; manipolazione delle coscienze e violenze inquisitoriali; maltrattamenti, prevaricazione e discriminazione nei luoghi dell’attività economica. Lo spazio è soprattutto quello italiano – città e campagne – ma con aperture all’Europa; il contesto cronologico principalmente quello del basso Medioevo, con sconfinamenti nel Cinquecento e incursioni significative nei secoli precedenti; l’universo di riferimento quello cristiano, senza però escludere le comunità ebraiche e islamiche presenti sul suolo italiano, con cui si è cercato di instaurare un primo confronto; le fonti le più varie: normative, notarili, memorialistiche, giudiziarie, trattatistiche, devozionali, contabili, archeologiche, iconografiche…
Esposito, A., Franceschi, F., Piccinni, G. (a cura di). (2018). Violenza alle donne. Una prospettiva medievale. Bologna : il Mulino.
Violenza alle donne. Una prospettiva medievale
Franco Franceschi
;Gabriella Piccinni
2018-01-01
Abstract
i contributi raccolti costituiscono una serie di punti di vista di studiose e studiosi, diversi per provenienza e formazione, che presentano e discutono un campionario impressionante di forme e sfumature di violenza: percosse in nome del diritto del marito a «correggere» la moglie, del padre a costringere e punire la figlia, del padrone a battere la sua serva; ingiurie connesse al comportamento femminile; stupri, segregazioni, omicidi in nome dell’onore tradito; spoliazioni di beni, a partire dalle eredità e dalle doti; matrimoni e monacazioni forzate; manipolazione delle coscienze e violenze inquisitoriali; maltrattamenti, prevaricazione e discriminazione nei luoghi dell’attività economica. Lo spazio è soprattutto quello italiano – città e campagne – ma con aperture all’Europa; il contesto cronologico principalmente quello del basso Medioevo, con sconfinamenti nel Cinquecento e incursioni significative nei secoli precedenti; l’universo di riferimento quello cristiano, senza però escludere le comunità ebraiche e islamiche presenti sul suolo italiano, con cui si è cercato di instaurare un primo confronto; le fonti le più varie: normative, notarili, memorialistiche, giudiziarie, trattatistiche, devozionali, contabili, archeologiche, iconografiche…I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11365/1034024