The geographical space analyzed in this research is Southern Tuscany, a territory devoid of strong and consolidated urban networks, which has long remained known for its insecurity and in which the control of the police forces was rather fragmented, difficult and inconstant. Dangerous territory for the domination of banditry, smuggling, dangers coming by sea, uncertain border lines. At the same time, however, it was important for basic economic resources such as salt, wheat, livestock and transhumant grazing, etc. all activities related to mobility, trade, communication networks. The study - based on primary sources - aims to investigate about territorial control policies ("tighten the steps") through the regulation of traffic and the attempt to regulate mobility applied to well-defined transit points or on which an attempt was made to convey the transit routes : fords and boat passes for crossing rivers; points of passage required for the transit of transhumant livestock (the so-called "calle"); observation and customs control points; watchtowers on the coast; border control buildings. The chronology focuses mainly on the second half of the 16th century but with a long-term perspective up to the police investigations of the 18th century

Lo spazio geografico analizzato nella ricerca è quello della Toscana meridionale territorio privo di forti e consolidate reti urbane, rimasto a lungo noto per la sua insicurezza e nel quale il controllo delle forze di polizia si presentava alquanto frammentario, difficile e incostante. Territorio pericoloso per lo spadroneggiare del banditismo, dei contrabbandi, dei pericoli provenienti via mare, delle incerte linee di confine. Allo stesso tempo, tuttavia, importante per risorse fondamentali come il sale, il grano, l’allevamento e il pascolo transumante ecc. tutte attività legate alla mobilità, al commercio, alle reti di comunicazione. Lo studio mira ad approfondire aspetti legati alle politiche di controllo del territorio (“serrare i passi”) attraverso il disciplinamento del traffico e il tentativo di regolare la mobilità applicati a punti di passaggio ben definiti o sui quali si cercava di convogliare le direttrici di transito: guadi e passi di barca per l’attraversamento dei fiumi; punti di passaggio obbligati per il transito del bestiame transumante (le cosiddette “calle”); punti di osservazione e di controllo doganale; torri di avvistamento sul litorale; edifici di controllo frontaliero. La cronologia è incentrata prevalentemente sulla seconda metà del XVI secolo ma con una prospettiva di lungo periodo fino alle inchieste di polizia del XVIII secolo.

Zagli, A. (2018). Note sul controllo della viabilità e della mobilità nella Toscana meridionale in età moderna (secc. XVI-XVIII). In La polizia nelle strade e nelle acque navigabili: dalla sicurezza alla regolazione del traffico (pp.55-112). Soveria Mannelli : Rubbettino.

Note sul controllo della viabilità e della mobilità nella Toscana meridionale in età moderna (secc. XVI-XVIII)

ZAGLI, ANDREA
2018-01-01

Abstract

The geographical space analyzed in this research is Southern Tuscany, a territory devoid of strong and consolidated urban networks, which has long remained known for its insecurity and in which the control of the police forces was rather fragmented, difficult and inconstant. Dangerous territory for the domination of banditry, smuggling, dangers coming by sea, uncertain border lines. At the same time, however, it was important for basic economic resources such as salt, wheat, livestock and transhumant grazing, etc. all activities related to mobility, trade, communication networks. The study - based on primary sources - aims to investigate about territorial control policies ("tighten the steps") through the regulation of traffic and the attempt to regulate mobility applied to well-defined transit points or on which an attempt was made to convey the transit routes : fords and boat passes for crossing rivers; points of passage required for the transit of transhumant livestock (the so-called "calle"); observation and customs control points; watchtowers on the coast; border control buildings. The chronology focuses mainly on the second half of the 16th century but with a long-term perspective up to the police investigations of the 18th century
2018
9788849856583
Lo spazio geografico analizzato nella ricerca è quello della Toscana meridionale territorio privo di forti e consolidate reti urbane, rimasto a lungo noto per la sua insicurezza e nel quale il controllo delle forze di polizia si presentava alquanto frammentario, difficile e incostante. Territorio pericoloso per lo spadroneggiare del banditismo, dei contrabbandi, dei pericoli provenienti via mare, delle incerte linee di confine. Allo stesso tempo, tuttavia, importante per risorse fondamentali come il sale, il grano, l’allevamento e il pascolo transumante ecc. tutte attività legate alla mobilità, al commercio, alle reti di comunicazione. Lo studio mira ad approfondire aspetti legati alle politiche di controllo del territorio (“serrare i passi”) attraverso il disciplinamento del traffico e il tentativo di regolare la mobilità applicati a punti di passaggio ben definiti o sui quali si cercava di convogliare le direttrici di transito: guadi e passi di barca per l’attraversamento dei fiumi; punti di passaggio obbligati per il transito del bestiame transumante (le cosiddette “calle”); punti di osservazione e di controllo doganale; torri di avvistamento sul litorale; edifici di controllo frontaliero. La cronologia è incentrata prevalentemente sulla seconda metà del XVI secolo ma con una prospettiva di lungo periodo fino alle inchieste di polizia del XVIII secolo.
Zagli, A. (2018). Note sul controllo della viabilità e della mobilità nella Toscana meridionale in età moderna (secc. XVI-XVIII). In La polizia nelle strade e nelle acque navigabili: dalla sicurezza alla regolazione del traffico (pp.55-112). Soveria Mannelli : Rubbettino.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1009719