Background: La comorbidità tra malattia celiaca (MC) e malattie demielinizzanti-sclerosi multipla (SM) è descritta sin dagli anni ’60. Sono stati riportati in pazienti celiaci disturbi “multiple sclerosis-like” e cefalea associati con lesioni della sostanza bianca (SB). In letteratura si ritrovano dati contrastanti in favore di un’ aumentata prevalenza della MC nei pazienti con SM e viceversa e anche il possibile ruolo della dieta senza glutine (GFD) nei soggetti con SM è controverso. Scopo del lavoro: L’obiettivo di questo lavoro è quello di stabilire se esiste un aumento della prevalenza di MC fra i pazienti con SM rispetto alla popolazione generale. Materiali e metodi: E’ stata valutata retrospettivamente la frequenza della MC in pazienti adulti (n=2050) afferenti a quattro centri di riferimento per la cura della SM di tre aziende ospedaliere della Toscana: AOU Policlinico Santa Maria alle Scotte, Siena - AOU Careggi, Firenze - Nuovo Ospedale di Prato, Azienda USL 4 Prato. Risultati: La diagnosi di MC è stata posta in 14/2050 pazienti. Il sottotipo più frequente di SM era, nel 50% dei casi, la forma relapsing-remitting, seguito da una forma di SM progressiva (21% dei casi). In un paziente è stata posta diagnosi di neuromielite ottica spectrum disorder (NMOSD). In un caso si è manifestato un solo episodio acuto in seguito al quale è stata posta la diagnosi di SM e poi nessuna ricaduta. In due casi era presente una malattia infiammatoria demielinizzante con segni di atipia. Nel 50% dei casi la diagnosi di MC era successiva a quella di SM e nel 72% dei casi erano presenti sintomi gastrointestinali tipici. Il dosaggio degli anticorpi anti-tTG è risultato positivo nell’86% dei pazienti con MC-SM. Nel 71% dei soggetti con MC-SM la biopsia era indicativa di atrofia della mucosa intestinale. La positività degli aplotipi DQ2 e DQ8 è stata ricercata in tutti i casi che presentavano criteri diagnostici incerti. La prevalenza della MC nella nostra coorte di soggetti era 0.7% vs 1% della popolazione generale (p 0.7). Conclusioni: La frequenza di MC è maggiore nella popolazione generale rispetto alla coorte di soggetti con SM in esame, suggerendo l’assenza di una relazione causale tra le due patologie, sebbene sarebbe auspicabile condurre studi longitudinali con gruppi di controllo adeguati per corroborare questa tesi. Potrebbe essere utile, al fine di connotare con maggiore precisione la comorbidità MC/SM, attuare una strategia di “case finding”, mediante screening sierologico nei soggetti con SM neo-diagnosticati, utilizzando il dosaggio delle IgA totali e delle tTG-IgA, analogamente a quanto avviene per altre patologie autoimmuni e genetiche, considerando le note patogenetiche comuni alle due patologie e il substrato autoimmune presente nei soggetti con SM.
Piccini, B. (2017). Malattia celiaca e patologia del sistema nervoso centrale: prevalenza della malattia celiaca in una coorte di pazienti con sclerosi multipla.
Malattia celiaca e patologia del sistema nervoso centrale: prevalenza della malattia celiaca in una coorte di pazienti con sclerosi multipla
PICCINI, BARBARA
2017-01-01
Abstract
Background: La comorbidità tra malattia celiaca (MC) e malattie demielinizzanti-sclerosi multipla (SM) è descritta sin dagli anni ’60. Sono stati riportati in pazienti celiaci disturbi “multiple sclerosis-like” e cefalea associati con lesioni della sostanza bianca (SB). In letteratura si ritrovano dati contrastanti in favore di un’ aumentata prevalenza della MC nei pazienti con SM e viceversa e anche il possibile ruolo della dieta senza glutine (GFD) nei soggetti con SM è controverso. Scopo del lavoro: L’obiettivo di questo lavoro è quello di stabilire se esiste un aumento della prevalenza di MC fra i pazienti con SM rispetto alla popolazione generale. Materiali e metodi: E’ stata valutata retrospettivamente la frequenza della MC in pazienti adulti (n=2050) afferenti a quattro centri di riferimento per la cura della SM di tre aziende ospedaliere della Toscana: AOU Policlinico Santa Maria alle Scotte, Siena - AOU Careggi, Firenze - Nuovo Ospedale di Prato, Azienda USL 4 Prato. Risultati: La diagnosi di MC è stata posta in 14/2050 pazienti. Il sottotipo più frequente di SM era, nel 50% dei casi, la forma relapsing-remitting, seguito da una forma di SM progressiva (21% dei casi). In un paziente è stata posta diagnosi di neuromielite ottica spectrum disorder (NMOSD). In un caso si è manifestato un solo episodio acuto in seguito al quale è stata posta la diagnosi di SM e poi nessuna ricaduta. In due casi era presente una malattia infiammatoria demielinizzante con segni di atipia. Nel 50% dei casi la diagnosi di MC era successiva a quella di SM e nel 72% dei casi erano presenti sintomi gastrointestinali tipici. Il dosaggio degli anticorpi anti-tTG è risultato positivo nell’86% dei pazienti con MC-SM. Nel 71% dei soggetti con MC-SM la biopsia era indicativa di atrofia della mucosa intestinale. La positività degli aplotipi DQ2 e DQ8 è stata ricercata in tutti i casi che presentavano criteri diagnostici incerti. La prevalenza della MC nella nostra coorte di soggetti era 0.7% vs 1% della popolazione generale (p 0.7). Conclusioni: La frequenza di MC è maggiore nella popolazione generale rispetto alla coorte di soggetti con SM in esame, suggerendo l’assenza di una relazione causale tra le due patologie, sebbene sarebbe auspicabile condurre studi longitudinali con gruppi di controllo adeguati per corroborare questa tesi. Potrebbe essere utile, al fine di connotare con maggiore precisione la comorbidità MC/SM, attuare una strategia di “case finding”, mediante screening sierologico nei soggetti con SM neo-diagnosticati, utilizzando il dosaggio delle IgA totali e delle tTG-IgA, analogamente a quanto avviene per altre patologie autoimmuni e genetiche, considerando le note patogenetiche comuni alle due patologie e il substrato autoimmune presente nei soggetti con SM.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11365/1006016
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