Il saggio è finalizzato a dimostrare la conservazione nel ordinamento creditizio italiano, non ostante l’apparente superamento indotto dalle recenti modifiche normative, del principio di separatezza tra banca ed industria, vel rectius tra attività bancaria ed attività industriale, tradizionalmente considerato come lo strumento legislativo più efficace ad assicurare, attraverso la separazione dei ruoli tra due settori, la prevenzione dei conflitti di interesse ed un efficiente allocazione del credito. Tale principio, lungi dall’essere accantonato, continua, nell'opinione dell'Autore, a rappresentare un punto di forza dell’ordinamento bancario nostrano rispetto ai concorrenti ordinamenti europei, sebbene la necessità di adeguamento al diritto comunitario e l’esigenza di evitare condizioni di svantaggio competitivo dei nostri intermediari rispetto a quelli esteri, ha comportato un significativo cambiamento delle modalità con cui se ne richiede ed impone l’osservanza.
Salerno, M.E. (2016). La separatezza come principio ispiratore dei rimedi normativi a fronte del conflitto di interessi nel rapporto banca-industria. In A. Brozzetti (a cura di), Riflessioni su banca e attività bancaria, immaginando il "futuribile" (a cura di Antonella Brozzetti) (pp. 221-243). Milano : Giuffré.
La separatezza come principio ispiratore dei rimedi normativi a fronte del conflitto di interessi nel rapporto banca-industria
SALERNO, MARIA ELENA
2016-01-01
Abstract
Il saggio è finalizzato a dimostrare la conservazione nel ordinamento creditizio italiano, non ostante l’apparente superamento indotto dalle recenti modifiche normative, del principio di separatezza tra banca ed industria, vel rectius tra attività bancaria ed attività industriale, tradizionalmente considerato come lo strumento legislativo più efficace ad assicurare, attraverso la separazione dei ruoli tra due settori, la prevenzione dei conflitti di interesse ed un efficiente allocazione del credito. Tale principio, lungi dall’essere accantonato, continua, nell'opinione dell'Autore, a rappresentare un punto di forza dell’ordinamento bancario nostrano rispetto ai concorrenti ordinamenti europei, sebbene la necessità di adeguamento al diritto comunitario e l’esigenza di evitare condizioni di svantaggio competitivo dei nostri intermediari rispetto a quelli esteri, ha comportato un significativo cambiamento delle modalità con cui se ne richiede ed impone l’osservanza.File | Dimensione | Formato | |
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