Nella storia del pensiero occidentale i confronti e le relazioni tra animalità e umanità sono pressoché costanti. Tale rapporto è stato vissuto ed illustrato dai filosofi in modo assai difforme, inquadrandolo negli orizzonti dei loro sistemi filosofici. Il saggio mostra come nell'antichità un numero considerevole di autori ha cercato di approfondire la differenza tra animale e uomo situandola per lo più nel possesso di una particolarità mentale. Particolarmente rilevante è il contrasto tra autori di osservanza stoica, da una parte, che negavano agli animali il possesso di una facoltà di 'linguaggio interiore' (lasciando, ma con molti dubbi, loro il possesso di una capacità di 'linguaggio interiore') ed autori che dal secondo secolo a. C. al terzo secolo d. C., dall'altra (Carneade, Plutarco, Sesto Empirico, Porfirio) attribuivano agli animali entrambi i tipi di discorso, nonché una mente razionale.
Manetti, G. (2016). 'Discorso interiore' e 'discorso esteriore' nel dibattito antico sulla razionalità degli animali. In S.G. F. Cimatti (a cura di), Bestie, filosofi e altri animali (pp. 37-62). Milano : Mimesis Edizioni.
'Discorso interiore' e 'discorso esteriore' nel dibattito antico sulla razionalità degli animali
MANETTI, GIOVANNI
2016-01-01
Abstract
Nella storia del pensiero occidentale i confronti e le relazioni tra animalità e umanità sono pressoché costanti. Tale rapporto è stato vissuto ed illustrato dai filosofi in modo assai difforme, inquadrandolo negli orizzonti dei loro sistemi filosofici. Il saggio mostra come nell'antichità un numero considerevole di autori ha cercato di approfondire la differenza tra animale e uomo situandola per lo più nel possesso di una particolarità mentale. Particolarmente rilevante è il contrasto tra autori di osservanza stoica, da una parte, che negavano agli animali il possesso di una facoltà di 'linguaggio interiore' (lasciando, ma con molti dubbi, loro il possesso di una capacità di 'linguaggio interiore') ed autori che dal secondo secolo a. C. al terzo secolo d. C., dall'altra (Carneade, Plutarco, Sesto Empirico, Porfirio) attribuivano agli animali entrambi i tipi di discorso, nonché una mente razionale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/11365/994344