Che fra Ottocento e Novecento, fra naturalismo e modernismo, non ci sia – come ancora ripetono molti manuali di storia letteraria – un’invalicabile ‘barriera’, ma una tendenziale continuità, è la tesi di fondo di questo libro. Dopo un’introduzione generale, che prova a abbozzare "Un’idea dell’Ottocento", una Prima Parte zoliana (quattro saggi), una Seconda Parte verghiana (due saggi) e una Terza Parte sulle radici ottocentesche del modernismo (un unico saggio molto ampio) argomentano, da diversi punti di vista, alcune delle ragioni per cui, in un’ottica di 'longue durée', i debiti molteplici che i più importanti scrittori d’inizio Novecento hanno contratto con la narrativa naturalista e verista, per quanto a volte occultati dagli stessi autori, sono più importanti delle pur decisive innovazioni. In particolare, la centralità di una quotidianità insignificante, sottratta a ogni teleologia, esibita nella sua bruta oggettività e al tempo stesso riscattata nelle forme di uno straniante mito, è elemento decisivo che dalla descrizione naturalista conduce alla rappresentazione modernista. Alternando analisi tematica, studio filologico della genesi dei testi, riflessione teorica, proposte ermeneutiche e ricostruzioni storiografiche, il volume rivendica per Zola e per Verga un’attualità a tratti paradossale, sempre imprescindibile.

Pellini, P. (2016). Naturalismo e modernismo. Zola, Verga e la poetica dell'insignificante. Roma : Artemide.

Naturalismo e modernismo. Zola, Verga e la poetica dell'insignificante

PELLINI, PIERLUIGI
2016-01-01

Abstract

Che fra Ottocento e Novecento, fra naturalismo e modernismo, non ci sia – come ancora ripetono molti manuali di storia letteraria – un’invalicabile ‘barriera’, ma una tendenziale continuità, è la tesi di fondo di questo libro. Dopo un’introduzione generale, che prova a abbozzare "Un’idea dell’Ottocento", una Prima Parte zoliana (quattro saggi), una Seconda Parte verghiana (due saggi) e una Terza Parte sulle radici ottocentesche del modernismo (un unico saggio molto ampio) argomentano, da diversi punti di vista, alcune delle ragioni per cui, in un’ottica di 'longue durée', i debiti molteplici che i più importanti scrittori d’inizio Novecento hanno contratto con la narrativa naturalista e verista, per quanto a volte occultati dagli stessi autori, sono più importanti delle pur decisive innovazioni. In particolare, la centralità di una quotidianità insignificante, sottratta a ogni teleologia, esibita nella sua bruta oggettività e al tempo stesso riscattata nelle forme di uno straniante mito, è elemento decisivo che dalla descrizione naturalista conduce alla rappresentazione modernista. Alternando analisi tematica, studio filologico della genesi dei testi, riflessione teorica, proposte ermeneutiche e ricostruzioni storiografiche, il volume rivendica per Zola e per Verga un’attualità a tratti paradossale, sempre imprescindibile.
2016
9788875752507
Pellini, P. (2016). Naturalismo e modernismo. Zola, Verga e la poetica dell'insignificante. Roma : Artemide.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Naturalismo e modernismo definitivo.pdf

non disponibili

Descrizione: Volume intero
Licenza: PUBBLICO - Pubblico con Copyright
Dimensione 1.41 MB
Formato Adobe PDF
1.41 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/989742