The article takes its cue from the most recent reflections on the negative effects of the European integration process, both on the endurance of pluralist democracy’s ground in member countries, and effective compliance of the equality principle between states, which is the basis for the legitimacy of this process. It is a long-standing phenomenon, which however has become more evident because of the tools that were chosen to react to the economic and financial crisis. Starting from the empirical observation of the ex post subsidiarity's control, the article analyzes the close link in pluralistic democracies between political control and legal control of the majority. The erosion of the political control of the majority - typical function of national parliaments - alongside the inadequacy of the European Parliament in carrying out this function, it’s now related to emerging conflicts between the jurisdictions involved - at the national and supranational level - in the protection of rights. In other words, the limits of the so-called multilevel democracy reflect those of the multilevel system of rights protection. From this point of view it is important, on the one hand, the very restrictive approach taken recently by the European Court of Justice regarding its role in the defense and in the definition of the scope of fundamental rights; on the other hand, the reaction that these guidelines have raised with the national constitutional courts, reaction manifested especially with an unprecedented spread of the “supreme principles doctrine” (so called counter-limits doctrine). The result is an open conflict with the European Court of Justice concerning the interpretation of EU rules on the defense of national constitutional identity (art. 4 of the Treaty on European Union and art. 53 of the European Charter of Fundamental Rights). This leads to the concluding remarks on the actual placement of contents and guarantees of European constitutional identity.

L’articolo prende le mosse dalle più recenti riflessioni riguardanti le ricadute negative del processo di integrazione europea sulla tenuta dei fondamenti della democrazia pluralista nei Paesi membri e sull’effettivo rispetto del principio di parità tra Stati, che è posto alla base della legittimità di tale processo. Si tratta di un fenomeno risalente, manifestatosi però con maggior evidenza in seguito all’adozione degli strumenti informali, intergovernativi e internazionalistici con in quali si è ritenuto di dover reagire alla crisi economico-finanziaria. Partendo dall’osservazione empirica degli esiti del controllo di sussidiarietà ex post, l’articolo analizza lo stretto legame esistente nelle democrazie pluraliste tra controllo politico e controllo giuridico delle maggioranze. Di conseguenza, l’erosione della funzione dei parlamenti nazionali sul fronte del controllo politico delle maggioranze e l’inadeguatezza del P.E. rispetto allo svolgimento di tale compito, viene correlato ai problemi emergenti sul terreno delle Corti. Su questo piano, rileva, da un lato, l’impostazione assai restrittiva sposata di recente dalla Corte di Giustizia in ordine al suo ruolo nella difesa e nella definizione della portata dei diritti fondamentali; dall’altro, la reazione che questi orientamenti hanno suscitato presso le Corti costituzionali nazionali, reazione manifestatasi soprattutto con una inedita diffusione della dottrina dei controlimiti. Ne è derivato un aperto conflitto con la Corte di Giustizia in ordine all’interpretazione del parametro eurounitario riguardante la difesa delle identità costituzionali nazionali, che induce a riflettere sulla effettiva collocazione dei contenuti e degli strumenti di garanzia posti a tutela della tradizionale identità europea, ossia, della forma di Stato democratica-pluralista.

Lehner, E. (2016). L’identità costituzionale europea tra Corti e Parlamenti. In F. Lanchester (a cura di), Parlamenti nazionali e Unione Europea nella governance multilivello (pp. 715-738). Milano : Giuffrè.

L’identità costituzionale europea tra Corti e Parlamenti

LEHNER, EVA
2016-01-01

Abstract

The article takes its cue from the most recent reflections on the negative effects of the European integration process, both on the endurance of pluralist democracy’s ground in member countries, and effective compliance of the equality principle between states, which is the basis for the legitimacy of this process. It is a long-standing phenomenon, which however has become more evident because of the tools that were chosen to react to the economic and financial crisis. Starting from the empirical observation of the ex post subsidiarity's control, the article analyzes the close link in pluralistic democracies between political control and legal control of the majority. The erosion of the political control of the majority - typical function of national parliaments - alongside the inadequacy of the European Parliament in carrying out this function, it’s now related to emerging conflicts between the jurisdictions involved - at the national and supranational level - in the protection of rights. In other words, the limits of the so-called multilevel democracy reflect those of the multilevel system of rights protection. From this point of view it is important, on the one hand, the very restrictive approach taken recently by the European Court of Justice regarding its role in the defense and in the definition of the scope of fundamental rights; on the other hand, the reaction that these guidelines have raised with the national constitutional courts, reaction manifested especially with an unprecedented spread of the “supreme principles doctrine” (so called counter-limits doctrine). The result is an open conflict with the European Court of Justice concerning the interpretation of EU rules on the defense of national constitutional identity (art. 4 of the Treaty on European Union and art. 53 of the European Charter of Fundamental Rights). This leads to the concluding remarks on the actual placement of contents and guarantees of European constitutional identity.
2016
978-88-14-21458-5
L’articolo prende le mosse dalle più recenti riflessioni riguardanti le ricadute negative del processo di integrazione europea sulla tenuta dei fondamenti della democrazia pluralista nei Paesi membri e sull’effettivo rispetto del principio di parità tra Stati, che è posto alla base della legittimità di tale processo. Si tratta di un fenomeno risalente, manifestatosi però con maggior evidenza in seguito all’adozione degli strumenti informali, intergovernativi e internazionalistici con in quali si è ritenuto di dover reagire alla crisi economico-finanziaria. Partendo dall’osservazione empirica degli esiti del controllo di sussidiarietà ex post, l’articolo analizza lo stretto legame esistente nelle democrazie pluraliste tra controllo politico e controllo giuridico delle maggioranze. Di conseguenza, l’erosione della funzione dei parlamenti nazionali sul fronte del controllo politico delle maggioranze e l’inadeguatezza del P.E. rispetto allo svolgimento di tale compito, viene correlato ai problemi emergenti sul terreno delle Corti. Su questo piano, rileva, da un lato, l’impostazione assai restrittiva sposata di recente dalla Corte di Giustizia in ordine al suo ruolo nella difesa e nella definizione della portata dei diritti fondamentali; dall’altro, la reazione che questi orientamenti hanno suscitato presso le Corti costituzionali nazionali, reazione manifestatasi soprattutto con una inedita diffusione della dottrina dei controlimiti. Ne è derivato un aperto conflitto con la Corte di Giustizia in ordine all’interpretazione del parametro eurounitario riguardante la difesa delle identità costituzionali nazionali, che induce a riflettere sulla effettiva collocazione dei contenuti e degli strumenti di garanzia posti a tutela della tradizionale identità europea, ossia, della forma di Stato democratica-pluralista.
Lehner, E. (2016). L’identità costituzionale europea tra Corti e Parlamenti. In F. Lanchester (a cura di), Parlamenti nazionali e Unione Europea nella governance multilivello (pp. 715-738). Milano : Giuffrè.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/985412