Nel 1985 cadeva l’anniversario dell’“Anno degli Etruschi”, un evento culturale di portata internazionale che aveva rappresentato un significativo investimento per la Regione Toscana; questo progetto di valorizzazione del patrimonio archeologico si era concretizzato in un complesso di iniziative che avevano interessato il mondo scientifico, culturale ed economico della regione. L’obiettivo del cosiddetto “Progetto Etruschi” era ambizioso in quanto puntava alla contemporanea riscoperta, valorizzazione e promozione del patrimonio e delle risorse archeologiche della Toscana di concerto con altre regioni. L’azione regionale si articolò in quell’anno attorno a tre iniziative principali: l’organizzazione di un congresso internazionale; l’allestimento di più manifestazioni espositive che interessarono tutto il territorio regionale; la progettazione di una nuova organizzazione museale archeologica dell’Etruria. Ulteriori interventi seguirono negli anni successivi a completare il disegno progettuale. Ad oltre vent’anni di distanza da quegli avvenimenti la Regione Toscana, su iniziativa dell’Ufficio Programmazione e Controllo e in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura, ha voluto valutare gli effetti di questa iniziativa. Più che un’analisi puntuale degli eventi passati interessava riflettere sulle ricadute di medio lungo termine di un investimento culturale sul territorio; si manifestava interesse per un monitoraggio “ad ampio spettro” capace di cogliere gli effetti (diretti ed indiretti) su più fronti, privilegiando la componente economica rispetto a quella scientifica e culturale. Il presente lavoro raccoglie il risultato di questa azione di monitoraggio che, pur suddivisa in diversi assi di ricerca, intende fornire una lettura unitaria del Progetto Etruschi. A tal fine sono stati coinvolti studiosi di diversa matrice professionale e sono stati utilizzati differenti metodi d’indagine (analisi statistiche di banche dati, interviste dirette a testimoni privilegiati, esame di singoli casi, network analysis) in modo da cogliere le molteplici sfaccettature del progetto nel quadro delle politiche di valorizzazione dei beni culturali in Toscana. In particolare, vengono approfonditi: l’impatto del progetto sotto il profilo scientifico e culturale; l’architettura organizzativa sedimentata nel tempo (sistemi e reti museali); l’indotto economico generato dal turismo archeologico; i profili di domanda e di customer satisfaction dei visitatori di alcuni musei archeologici; le caratteristiche dell’offerta museale; i risvolti del progetto sotto il profilo della comunicazione. Lorenzo Zanni è stato il curatore del volume e ha redatto le introduzioni e le conclusioni

Zanni, L. (a cura di). (2007). La gestione del patrimonio archeologico tra passato e futuro: la valutazione del "Progetto Etruschi". FIRENZE : Irpet.

La gestione del patrimonio archeologico tra passato e futuro: la valutazione del "Progetto Etruschi"

ZANNI, LORENZO
2007-01-01

Abstract

Nel 1985 cadeva l’anniversario dell’“Anno degli Etruschi”, un evento culturale di portata internazionale che aveva rappresentato un significativo investimento per la Regione Toscana; questo progetto di valorizzazione del patrimonio archeologico si era concretizzato in un complesso di iniziative che avevano interessato il mondo scientifico, culturale ed economico della regione. L’obiettivo del cosiddetto “Progetto Etruschi” era ambizioso in quanto puntava alla contemporanea riscoperta, valorizzazione e promozione del patrimonio e delle risorse archeologiche della Toscana di concerto con altre regioni. L’azione regionale si articolò in quell’anno attorno a tre iniziative principali: l’organizzazione di un congresso internazionale; l’allestimento di più manifestazioni espositive che interessarono tutto il territorio regionale; la progettazione di una nuova organizzazione museale archeologica dell’Etruria. Ulteriori interventi seguirono negli anni successivi a completare il disegno progettuale. Ad oltre vent’anni di distanza da quegli avvenimenti la Regione Toscana, su iniziativa dell’Ufficio Programmazione e Controllo e in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura, ha voluto valutare gli effetti di questa iniziativa. Più che un’analisi puntuale degli eventi passati interessava riflettere sulle ricadute di medio lungo termine di un investimento culturale sul territorio; si manifestava interesse per un monitoraggio “ad ampio spettro” capace di cogliere gli effetti (diretti ed indiretti) su più fronti, privilegiando la componente economica rispetto a quella scientifica e culturale. Il presente lavoro raccoglie il risultato di questa azione di monitoraggio che, pur suddivisa in diversi assi di ricerca, intende fornire una lettura unitaria del Progetto Etruschi. A tal fine sono stati coinvolti studiosi di diversa matrice professionale e sono stati utilizzati differenti metodi d’indagine (analisi statistiche di banche dati, interviste dirette a testimoni privilegiati, esame di singoli casi, network analysis) in modo da cogliere le molteplici sfaccettature del progetto nel quadro delle politiche di valorizzazione dei beni culturali in Toscana. In particolare, vengono approfonditi: l’impatto del progetto sotto il profilo scientifico e culturale; l’architettura organizzativa sedimentata nel tempo (sistemi e reti museali); l’indotto economico generato dal turismo archeologico; i profili di domanda e di customer satisfaction dei visitatori di alcuni musei archeologici; le caratteristiche dell’offerta museale; i risvolti del progetto sotto il profilo della comunicazione. Lorenzo Zanni è stato il curatore del volume e ha redatto le introduzioni e le conclusioni
2007
Zanni, L. (a cura di). (2007). La gestione del patrimonio archeologico tra passato e futuro: la valutazione del "Progetto Etruschi". FIRENZE : Irpet.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/5010
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