L’interrogativo pone l’accento su uno dei problemi più dibattuti da tempo fra gli studiosi di Preistoria e riguarda la diffusione in Europa (e in Italia) dell’Uomo moderno: gruppi con tecnologie e strategie di sussistenza diverse e portatori di novità culturali entrano in contatto, fra 45-30mila anni fa, con le popolazioni di Neandertal preesistenti sul territorio Integrando i dati archeologici, genetici e demografici si descrivono le principali caratteristiche fisiche e culturali delle diverse popolazioni presenti in Italia (e in Europa) nel periodo considerato, facendo riferimento a importanti siti stratificati dell'Italia centro-meridionale con testimonianze di frequentazioni di gruppi di Neandertal e di Uomo Anatomicamente Moderno succedutesi nel tempo. Si analizza inoltre se i contatti tra le locali popolazioni neandertaliane e i nuovi arrivati abbiano dato luogo (o no) a un livello di elevata competitività nell'arco temporale della loro coesistenza che, almeno in Italia del Sud, sembra essere stato di relativamente breve durata. Sarà infine presa in esame la possibilità, indagata su basi soprattutto genetiche ma anche archeologiche, che ci sia stata un'ibridazione fra le due popolazioni, con prole fertile e conseguente trasmissione di geni neandertaliani nelle attuali popolazioni del globo.
Ronchitelli, A.M. (2012). Neandertal è un nostro antenato?. In Pianeta Galileo: 2012 (pp. 191-195). Firenze : Tipografia Consiglio Regionale.
Neandertal è un nostro antenato?
Ronchitelli, Anna Maria
2012-01-01
Abstract
L’interrogativo pone l’accento su uno dei problemi più dibattuti da tempo fra gli studiosi di Preistoria e riguarda la diffusione in Europa (e in Italia) dell’Uomo moderno: gruppi con tecnologie e strategie di sussistenza diverse e portatori di novità culturali entrano in contatto, fra 45-30mila anni fa, con le popolazioni di Neandertal preesistenti sul territorio Integrando i dati archeologici, genetici e demografici si descrivono le principali caratteristiche fisiche e culturali delle diverse popolazioni presenti in Italia (e in Europa) nel periodo considerato, facendo riferimento a importanti siti stratificati dell'Italia centro-meridionale con testimonianze di frequentazioni di gruppi di Neandertal e di Uomo Anatomicamente Moderno succedutesi nel tempo. Si analizza inoltre se i contatti tra le locali popolazioni neandertaliane e i nuovi arrivati abbiano dato luogo (o no) a un livello di elevata competitività nell'arco temporale della loro coesistenza che, almeno in Italia del Sud, sembra essere stato di relativamente breve durata. Sarà infine presa in esame la possibilità, indagata su basi soprattutto genetiche ma anche archeologiche, che ci sia stata un'ibridazione fra le due popolazioni, con prole fertile e conseguente trasmissione di geni neandertaliani nelle attuali popolazioni del globo.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Galileo 12.pdf
accesso aperto
Tipologia:
PDF editoriale
Licenza:
PUBBLICO - Pubblico con Copyright
Dimensione
261.39 kB
Formato
Adobe PDF
|
261.39 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11365/48405
Attenzione
Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo