Il contributo ripercorre gli aspetti salienti della realizzazione trecentesca del Palazzo del Comune e della piazza del Campo a Siena, verificandone, alla luce delle più recenti acquisizioni scientifiche (restauro della facciata principale, restauro del volume inerente le prigioni e la sala del consiglio ora teatro, nuove scoperte nella facciata sulla piazza del Mercato), le funzioni, il significato simbolico e le specificità formali e spaziali, sia in relazione al regime che ne promosse la costruzione sia in rapporto ad altri contesti architettonici coevi. Ne è emerso un quadro caratterizzato da una molteplicità di elementi, noti o inediti, quali il rapporto unitario e inscindibile tra il palazzo, la torre e la piazza, il ruolo della piazza nella ridefinizione del disegno complessivo della città, il ruolo del palazzo nella formulazione di uno specifico e originale linguaggio architettonico, l'unitarietà del disegno pur nella complessità di un cantiere portato avanti con interruzioni ed ampliamenti per oltre cinquant'anni, l'originalità compositiva di una facciata secondaria ad ali divergenti ed aperture in relazione gerarchica, il carattere inclusivo e partecipativo delle scelte architettoniche, in contrasto con la tipologia chiusa dei maggiori palazzi pubblici toscani ma in piena sintonia con altre operazioni artistiche e culturali promosse dal regime novesco.
Gabbrielli, F. (2014). Il Palazzo del Comune di Siena e il suo Campo. In Siena nello specchio del suo Costituto in volgare del 1309-1310 (pp. 51-66). Pisa : Pacini Editore.
Il Palazzo del Comune di Siena e il suo Campo
GABBRIELLI, FABIO
2014-01-01
Abstract
Il contributo ripercorre gli aspetti salienti della realizzazione trecentesca del Palazzo del Comune e della piazza del Campo a Siena, verificandone, alla luce delle più recenti acquisizioni scientifiche (restauro della facciata principale, restauro del volume inerente le prigioni e la sala del consiglio ora teatro, nuove scoperte nella facciata sulla piazza del Mercato), le funzioni, il significato simbolico e le specificità formali e spaziali, sia in relazione al regime che ne promosse la costruzione sia in rapporto ad altri contesti architettonici coevi. Ne è emerso un quadro caratterizzato da una molteplicità di elementi, noti o inediti, quali il rapporto unitario e inscindibile tra il palazzo, la torre e la piazza, il ruolo della piazza nella ridefinizione del disegno complessivo della città, il ruolo del palazzo nella formulazione di uno specifico e originale linguaggio architettonico, l'unitarietà del disegno pur nella complessità di un cantiere portato avanti con interruzioni ed ampliamenti per oltre cinquant'anni, l'originalità compositiva di una facciata secondaria ad ali divergenti ed aperture in relazione gerarchica, il carattere inclusivo e partecipativo delle scelte architettoniche, in contrasto con la tipologia chiusa dei maggiori palazzi pubblici toscani ma in piena sintonia con altre operazioni artistiche e culturali promosse dal regime novesco.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11365/47991
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