Viene ricostruito un quadro complessivo dell'assetto delle istituzioni ecclesiastiche e della vita religiosa cortonese nei primi decenni del XIII secolo, con particolare attenzione alle trasformazioni del tessuto parrocchiale e del sistema di funzionamento della cura animarum nella fase di espansione demica e urbanistica. In tale quadro sono inserite anche le informazioni sulle presenze religiose. Dal quadro emergono il ruolo niente affatto passivo del clero locale, la crescita di importanza delle cappelle presenti nell'area di espansione, le vicende e le ragioni dei conflitti che animavano le relazioni di cortona col suo caput vescovile aretino. Una specifica attenzione viene riservata all'inserimento in questa realtà della presenza minoritica e al ruolo avutovi dal lungo soggiorno cortonese di frate Elia dopo la sua deposizione e la rottura col papato romano. Viene infine ricostruita, sulla scorta della rilettura dell’inquisitio compiuta per mandato papale all'indomani dei fatti, la vicenda della riconciliazione con la chiesa romana di frate Elia nell'aprile del 1253, riconciliazione mediata in articulo mortis proprio dai vertici della chiesa cortonese. Alla luce della ricostruzione del contesto locale prendono così nuova luce le diverse presenze che, attraverso la fonte, vediamo operare attorno ad Elia nei suoi ultimi giorni terreni: laici, variamente legati al Comune del castello, i chierici di alcune chiese cortonesi, i frati rimasti vicini ad Elia nella sua lunga dissidenza e, non ultimo, il piccolo e discreto gruppo di frati minori che agiscono allora in collegamento coi quadri dell'ordine minoritico.
Pellegrini, M. (2014). La Chiesa che perdonò Elia. Clero secolare, società, monaci e frati a Cortona nella prima metà del XIII secolo. In Elia di Cortona tra realtà e mito. Atti dell’Incontro di studio Cortona, 12-13 luglio 2013 (pp. 181-212). Spoleto : Centro Italiano di Studi sull'Alto Medioevo.
La Chiesa che perdonò Elia. Clero secolare, società, monaci e frati a Cortona nella prima metà del XIII secolo
PELLEGRINI, MICHELE
2014-01-01
Abstract
Viene ricostruito un quadro complessivo dell'assetto delle istituzioni ecclesiastiche e della vita religiosa cortonese nei primi decenni del XIII secolo, con particolare attenzione alle trasformazioni del tessuto parrocchiale e del sistema di funzionamento della cura animarum nella fase di espansione demica e urbanistica. In tale quadro sono inserite anche le informazioni sulle presenze religiose. Dal quadro emergono il ruolo niente affatto passivo del clero locale, la crescita di importanza delle cappelle presenti nell'area di espansione, le vicende e le ragioni dei conflitti che animavano le relazioni di cortona col suo caput vescovile aretino. Una specifica attenzione viene riservata all'inserimento in questa realtà della presenza minoritica e al ruolo avutovi dal lungo soggiorno cortonese di frate Elia dopo la sua deposizione e la rottura col papato romano. Viene infine ricostruita, sulla scorta della rilettura dell’inquisitio compiuta per mandato papale all'indomani dei fatti, la vicenda della riconciliazione con la chiesa romana di frate Elia nell'aprile del 1253, riconciliazione mediata in articulo mortis proprio dai vertici della chiesa cortonese. Alla luce della ricostruzione del contesto locale prendono così nuova luce le diverse presenze che, attraverso la fonte, vediamo operare attorno ad Elia nei suoi ultimi giorni terreni: laici, variamente legati al Comune del castello, i chierici di alcune chiese cortonesi, i frati rimasti vicini ad Elia nella sua lunga dissidenza e, non ultimo, il piccolo e discreto gruppo di frati minori che agiscono allora in collegamento coi quadri dell'ordine minoritico.File | Dimensione | Formato | |
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