L’analisi critica della regolazione del lavoro autonomo nelle pubbliche amministrazioni si svolge partendo dalla ricostruzione del percorso evolutivo della disciplina, caratterizzato dal succedersi di numerosi interventi legislativi volti a integrare, riformulare, correggere il testo normativo originario al fine di assicurarne la forza precettiva a fronte di applicazioni distorte, nonché a chiarirne il dettato rispetto all’interagire non coordinato di regole di fonti diverse e a difformi interpretazioni dottrinarie e giurisprudenziali. Un percorso tortuoso che ha causato disorientamento e favorito politiche del personale non virtuose. L’esegesi puntuale della disciplina vigente evidenzia le problematiche applicative, in particolare con riguardo all’apparato sanzionatorio. Consente altresì di rilevare i limiti del modello regolativo rispetto alle necessità di una amministrazione efficiente: una iper-regolazione complessa, rigida e centralizzata, di difficile lettura e di dubbia efficacia dissuasiva rispetto agli abusi.
Borgogelli, F. (2013). Il lavoro autonomo nelle pubbliche amministrazioni. In I rapporti di lavoro a termine (pp. 487-535). Milano : A. Giuffrè Editore.
Il lavoro autonomo nelle pubbliche amministrazioni
BORGOGELLI, FRANCA
2013-01-01
Abstract
L’analisi critica della regolazione del lavoro autonomo nelle pubbliche amministrazioni si svolge partendo dalla ricostruzione del percorso evolutivo della disciplina, caratterizzato dal succedersi di numerosi interventi legislativi volti a integrare, riformulare, correggere il testo normativo originario al fine di assicurarne la forza precettiva a fronte di applicazioni distorte, nonché a chiarirne il dettato rispetto all’interagire non coordinato di regole di fonti diverse e a difformi interpretazioni dottrinarie e giurisprudenziali. Un percorso tortuoso che ha causato disorientamento e favorito politiche del personale non virtuose. L’esegesi puntuale della disciplina vigente evidenzia le problematiche applicative, in particolare con riguardo all’apparato sanzionatorio. Consente altresì di rilevare i limiti del modello regolativo rispetto alle necessità di una amministrazione efficiente: una iper-regolazione complessa, rigida e centralizzata, di difficile lettura e di dubbia efficacia dissuasiva rispetto agli abusi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11365/45844
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