Rilanciando una prestigiosa collana da tempo interrotta, la «Nuova Universale Einaudi», l’editore Einaudi mi ha proposto di elaborare una nuova traduzione poetica dell’“Eneide”. Sebbene si tratti di un capolavoro già molto tradotto in passato, mi è risultato presto chiaro che c’era ampio campo per impostare la lunga e impegnativa operazione in modo radicalmente innovativo. La precedente tradizione delle traduzioni italiane dell’“Eneide” aveva totalmente trascurato di prestare adeguata attenzione ad alcuni fra i più rilevanti aspetti tecnici e stilistici del poema: di conseguenza il lettore italiano privo di conoscenze della lingua originale era impossibilitato a cogliere specifici tratti salienti di uno fra i più importanti capolavori della tradizione letteraria occidentale. Il lavoro è stato dunque interamente reimpostato secondo basi metodologiche nuove, brevemente illustrate nel paragrafo “Limitare le perdite”. Nota alla traduzione, con rinvio a più sistematico dettaglio in altra sede (articolo “La giornata di un traduttore”). Innanzitutto ho proceduto a una sistematica revisione critica del testo; i dettagli della sua costituzione sono presentati nella “Nota al testo”. Quindi ho impostato la traduzione con nuovo rigore, soprattutto prestando attenzione 1. a riprodurre fedelmente, con traducenti costanti, i vocaboli maggiormente ricorrenti in Virgilio; 2. a replicare con un sistema preciso e coerente il suo complesso sistema formulare; 3. a riproporre per tali le sue inclinazioni stilistiche senza ‘normalizzare’ arbitrariamente il testo in direzione di un’espressione corrente. Il tutto 4. in una gabbia metrica equipollente a quella dell’esametro latino, e 5. con un rispetto esteso alla considerazione delle trame foniche e, in certi casi, perfino dell’ordine delle parole. Il lavoro di riproposizione poetica dell’“Eneide”, così impostato, è stato riconosciuto, nella sua globalità, di notevole importanza, e insignito del Premio von Rezzori 2013 per la Traduzione. In più, il volume è stato dotato di un saggio complessivo di introduzione generale all’opera di Virgilio (“Un profilo di Virgilio”). Accanto alla ricezione dei principali risultati della critica su uno degli autori più studiati della latinità, tale saggio propone anche specifici punti di vista nuovi. È il caso della proposta interpretativa circa le occorrenze simmetriche delle quattro apostrofi a Mecenate nelle “Georgiche” (I 2, II 41, III 41, IV 2), che consentirebbe di fissare al 70 a. C. (lo stesso anno di Virgilio) il preciso anno di nascita di Mecenate, finora ignoto, e individuare nel 13 aprile del 29 la precisa data di presentazione formale dell’opera al suo mentore e promotore, nel giorno del suo quarantunesimo compleanno. Un ricco apparato di note, a cura di un separato collaboratore (Filomena Giannotti), dota l’edizione di un esteso e approfondito aggiornamento sul più recente lavoro critico riguardante l’“Eneide”, che viene a fungere da essenziale ma assai ricco commento (pp. 591-846).
Fo, A., Giannotti, F. (2012). PUBLIO VIRGILIO MARONE, Eneide, traduzione e cura di Alessandro Fo, Note di Filomena Giannotti. Torino : Einaudi.
PUBLIO VIRGILIO MARONE, Eneide, traduzione e cura di Alessandro Fo, Note di Filomena Giannotti
FO, ALESSANDRO;Giannotti, Filomena
2012-01-01
Abstract
Rilanciando una prestigiosa collana da tempo interrotta, la «Nuova Universale Einaudi», l’editore Einaudi mi ha proposto di elaborare una nuova traduzione poetica dell’“Eneide”. Sebbene si tratti di un capolavoro già molto tradotto in passato, mi è risultato presto chiaro che c’era ampio campo per impostare la lunga e impegnativa operazione in modo radicalmente innovativo. La precedente tradizione delle traduzioni italiane dell’“Eneide” aveva totalmente trascurato di prestare adeguata attenzione ad alcuni fra i più rilevanti aspetti tecnici e stilistici del poema: di conseguenza il lettore italiano privo di conoscenze della lingua originale era impossibilitato a cogliere specifici tratti salienti di uno fra i più importanti capolavori della tradizione letteraria occidentale. Il lavoro è stato dunque interamente reimpostato secondo basi metodologiche nuove, brevemente illustrate nel paragrafo “Limitare le perdite”. Nota alla traduzione, con rinvio a più sistematico dettaglio in altra sede (articolo “La giornata di un traduttore”). Innanzitutto ho proceduto a una sistematica revisione critica del testo; i dettagli della sua costituzione sono presentati nella “Nota al testo”. Quindi ho impostato la traduzione con nuovo rigore, soprattutto prestando attenzione 1. a riprodurre fedelmente, con traducenti costanti, i vocaboli maggiormente ricorrenti in Virgilio; 2. a replicare con un sistema preciso e coerente il suo complesso sistema formulare; 3. a riproporre per tali le sue inclinazioni stilistiche senza ‘normalizzare’ arbitrariamente il testo in direzione di un’espressione corrente. Il tutto 4. in una gabbia metrica equipollente a quella dell’esametro latino, e 5. con un rispetto esteso alla considerazione delle trame foniche e, in certi casi, perfino dell’ordine delle parole. Il lavoro di riproposizione poetica dell’“Eneide”, così impostato, è stato riconosciuto, nella sua globalità, di notevole importanza, e insignito del Premio von Rezzori 2013 per la Traduzione. In più, il volume è stato dotato di un saggio complessivo di introduzione generale all’opera di Virgilio (“Un profilo di Virgilio”). Accanto alla ricezione dei principali risultati della critica su uno degli autori più studiati della latinità, tale saggio propone anche specifici punti di vista nuovi. È il caso della proposta interpretativa circa le occorrenze simmetriche delle quattro apostrofi a Mecenate nelle “Georgiche” (I 2, II 41, III 41, IV 2), che consentirebbe di fissare al 70 a. C. (lo stesso anno di Virgilio) il preciso anno di nascita di Mecenate, finora ignoto, e individuare nel 13 aprile del 29 la precisa data di presentazione formale dell’opera al suo mentore e promotore, nel giorno del suo quarantunesimo compleanno. Un ricco apparato di note, a cura di un separato collaboratore (Filomena Giannotti), dota l’edizione di un esteso e approfondito aggiornamento sul più recente lavoro critico riguardante l’“Eneide”, che viene a fungere da essenziale ma assai ricco commento (pp. 591-846).File | Dimensione | Formato | |
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