Il saggio analizza la natura dell’azione popolare elettorale, sottolineando le conseguenze negative – in termini di garanzia giurisdizionale dei diritti elettorali – che la tradizionale concezione dell’istituto ha prodotto sulla giustizia elettorale nel suo complesso. Gli effetti negativi di una visione che fa dell’azione popolare una eccezione alle ordinarie regole processuali, disposta esclusivamente per soddisfare l’interesse generale alla copertura delle assemblee rappresentative, sono in parte comprovati anche dalle innovazioni legislative intervenute negli ultimi anni. Al contempo, il lavoro mette in luce la graduale emersione nel diritto vivente di una nozione opposta di azione popolare elettorale – fin qui rimasta ai margini del dibattito scientifico – che fa dell’istituto uno strumento atto a far valere situazioni giuridiche soggettive. Nella giurisprudenza (dai giudici comuni al giudice delle leggi) comincia infatti a farsi strada l’idea che, almeno in materia elettorale, la nozione soggettiva di azione popolare affondi le sue radici nel testo costituzionale. Questa evoluzione, registrata anche da una parte della dottrina, sembra trovare ulteriori conferme nei più recenti indirizzi della giurisprudenza amministrativa che tende a fornire una lettura costituzionalmente orientata delle nuove norme relative alla legittimazione diffusa in materia elettorale.
Lehner, E. (2013). Azione popolare e giustizia elettorale. In F.D. E. Catelani (a cura di), La giustizia elettorale (pp. 95-123). Napoli : Editoriale Scientifica.
Azione popolare e giustizia elettorale
LEHNER, EVA
2013-01-01
Abstract
Il saggio analizza la natura dell’azione popolare elettorale, sottolineando le conseguenze negative – in termini di garanzia giurisdizionale dei diritti elettorali – che la tradizionale concezione dell’istituto ha prodotto sulla giustizia elettorale nel suo complesso. Gli effetti negativi di una visione che fa dell’azione popolare una eccezione alle ordinarie regole processuali, disposta esclusivamente per soddisfare l’interesse generale alla copertura delle assemblee rappresentative, sono in parte comprovati anche dalle innovazioni legislative intervenute negli ultimi anni. Al contempo, il lavoro mette in luce la graduale emersione nel diritto vivente di una nozione opposta di azione popolare elettorale – fin qui rimasta ai margini del dibattito scientifico – che fa dell’istituto uno strumento atto a far valere situazioni giuridiche soggettive. Nella giurisprudenza (dai giudici comuni al giudice delle leggi) comincia infatti a farsi strada l’idea che, almeno in materia elettorale, la nozione soggettiva di azione popolare affondi le sue radici nel testo costituzionale. Questa evoluzione, registrata anche da una parte della dottrina, sembra trovare ulteriori conferme nei più recenti indirizzi della giurisprudenza amministrativa che tende a fornire una lettura costituzionalmente orientata delle nuove norme relative alla legittimazione diffusa in materia elettorale.File | Dimensione | Formato | |
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