L’elaborato di tesi consiste nella trattazione geostorica dell’intero sistema termale toscano, con ricostruzione quindi delle sue dinamiche tra i tempi tardo-medievali e quelli contemporanei. Un insieme di luoghi e strutture particolarmente numeroso e ben distribuito nel territorio, in considerazione della pronunciata varietà e compartimentazione fisico-naturale e storico-politica della regione, e dell’ampio ventaglio della natura delle acque per caratteristiche fisico-chimiche e qualità terapeutiche. L’ipotesi di lavoro ha preso il via dall’inquadramento del sistema termale toscano medievale, esistente cioè nel periodo compreso tra i secoli XIV-XV e la prima parte del XVI (comprese le non molte strutture poi abbandonate o scomparse), in termini di ubicazione territoriale, di qualità delle acque, di modalità di fruizione e di usi terapeutici, di politiche territoriali finalizzate alla loro edificazione, gestione e valorizzazione. Le periodizzazioni successive sono state costruite sulle risultanze oggettive dei contenuti evenemenziali e strutturali, riguardando l’età moderna fino al termine della dinastia medicea, l’età moderna/contemporanea corrispondente alla dominazione lorenese (che interessa larghissima parte della regione), l’età post-unitaria fino alla Grande Guerra, il periodo fascista, l’ultimo dopoguerra con la ricostruzione e gli anni del ‘miracolo economico’, e infine la realtà degli ultimi decenni con le tendenze e le prospettive. Sono state individuate e mappate ben 78 strutture edilizie e i manufatti idraulici esistenti, con privilegio delle strutture di accertato interesse storico; ne sono scaturiti il censimento e la schedatura analitica – che ha dato adito anche alla costruzione di piccole monografie – delle innumerevoli componenti (veri e propri edifici termali e di servizio, semplici manufatti, strutture idriche, viabilità). In tal modo si è pensato di offrire un contributo di conoscenza di possibile utilizzazione per le attività culturali e didattico-educative e per le politiche di pianificazione territoriale e paesaggistica, o di tutela-salvaguardia, recupero e valorizzazione dei beni culturali in questione: in quanto elementi costitutivi non secondari di un sistema paesistico, e risorse ambientali (sfruttate in termini economici e socio-sanitari) di un determinato territorio. Per la disponibilità di pochi lavori originali di ricostruzione storica di lungo periodo dell’intero sistema termale e dei suoi singoli centri ed elementi, la ricerca si è basata necessariamente sull’integrazione di un’ampia gamma di fonti e studi soprattutto editi, e precisamente sugli scritti d’insieme d’impostazione geostorica o storico-territoriale esistenti, sulle guide dedicate al tema specifico del termalismo o al territorio considerato (pubblicazioni per lo più di carattere divulgativo, che considerano le scale nazionale, regionale o locale), sui numerosi lavori di erudizione locale e di varia impostazione disciplinare e tematica, nel cui ambito è emerso l’interesse particolare delle produzioni naturalistica geologico-idrologica e medico-chimica (con le perizie tecnico-scientifiche dei tempi moderni e, soprattutto, contemporanei relative alla geologia del bacino idrominerale e alla natura dei vapori, delle acque e dei fanghi, e alle indagini medico-sanitarie, con le immancabili disquisizioni sulle capacità terapeutiche delle stesse risorse termali e le osservazioni cliniche sui curanti), della letteratura e narrativa (a partire dalla novellistica e dalle ‘ricordanze’ tardo-medievali e dai resoconti del viaggio italiano e toscano dell’età moderna effettuato anche da stranieri), e delle fonti giornalistiche periodiche otto-novecentesche specificamente dedicate a terme e termalismo. La grande frammentazione spaziale e temporale, oltre che disciplinare, della letteratura critica e delle fonti edite ha reso indispensabile il ricorso alla ricerca archivistica, sia pure mediante alcuni sondaggi ‘mirati’, effettuati in vari archivi statali e comunali. Sono state qui reperite importanti fonti storiche manoscritte di ordine amministrativo, insieme con documentazioni cartografiche e iconografiche per lo più inedite, poi correlate con le altre fonti figurative (vedute pittoriche, fotografie) rinvenute nell’indagine sul terreno o individuate nella produzione a stampa. La documentazione scritta e grafica è stata riferita alla cartografia corrente (essenzialmente alle “tavolette” in scala 1:25.000 dell’Istituto Geografico Militare, con mappe di maggior dettaglio per gli insediamenti più articolati ed estesi) e al terreno, al fine di ‘riconoscere’ nel territorio attuale interi complessi o singole strutture ancora attivi, oppure non funzionanti da tempo (ma del tutto o relativamente integri sul piano dei valori formali), insieme con quelle componenti che, da tempi più o meno remoti, sono state trasformate nelle forme e nelle funzioni a causa di riutilizzazioni di diversa natura (residenziale, produttiva, ecc.), o addirittura giacciono in stadi differenziati di abbandono e degrado, non di rado costituendo veri e propri beni di archeologia termale.

Guarducci, A. (2002). Il sistema termale toscano dal Medioevo ad oggi. Geografia storica e beni culturali.

Il sistema termale toscano dal Medioevo ad oggi. Geografia storica e beni culturali

GUARDUCCI, ANNA
2002-01-01

Abstract

L’elaborato di tesi consiste nella trattazione geostorica dell’intero sistema termale toscano, con ricostruzione quindi delle sue dinamiche tra i tempi tardo-medievali e quelli contemporanei. Un insieme di luoghi e strutture particolarmente numeroso e ben distribuito nel territorio, in considerazione della pronunciata varietà e compartimentazione fisico-naturale e storico-politica della regione, e dell’ampio ventaglio della natura delle acque per caratteristiche fisico-chimiche e qualità terapeutiche. L’ipotesi di lavoro ha preso il via dall’inquadramento del sistema termale toscano medievale, esistente cioè nel periodo compreso tra i secoli XIV-XV e la prima parte del XVI (comprese le non molte strutture poi abbandonate o scomparse), in termini di ubicazione territoriale, di qualità delle acque, di modalità di fruizione e di usi terapeutici, di politiche territoriali finalizzate alla loro edificazione, gestione e valorizzazione. Le periodizzazioni successive sono state costruite sulle risultanze oggettive dei contenuti evenemenziali e strutturali, riguardando l’età moderna fino al termine della dinastia medicea, l’età moderna/contemporanea corrispondente alla dominazione lorenese (che interessa larghissima parte della regione), l’età post-unitaria fino alla Grande Guerra, il periodo fascista, l’ultimo dopoguerra con la ricostruzione e gli anni del ‘miracolo economico’, e infine la realtà degli ultimi decenni con le tendenze e le prospettive. Sono state individuate e mappate ben 78 strutture edilizie e i manufatti idraulici esistenti, con privilegio delle strutture di accertato interesse storico; ne sono scaturiti il censimento e la schedatura analitica – che ha dato adito anche alla costruzione di piccole monografie – delle innumerevoli componenti (veri e propri edifici termali e di servizio, semplici manufatti, strutture idriche, viabilità). In tal modo si è pensato di offrire un contributo di conoscenza di possibile utilizzazione per le attività culturali e didattico-educative e per le politiche di pianificazione territoriale e paesaggistica, o di tutela-salvaguardia, recupero e valorizzazione dei beni culturali in questione: in quanto elementi costitutivi non secondari di un sistema paesistico, e risorse ambientali (sfruttate in termini economici e socio-sanitari) di un determinato territorio. Per la disponibilità di pochi lavori originali di ricostruzione storica di lungo periodo dell’intero sistema termale e dei suoi singoli centri ed elementi, la ricerca si è basata necessariamente sull’integrazione di un’ampia gamma di fonti e studi soprattutto editi, e precisamente sugli scritti d’insieme d’impostazione geostorica o storico-territoriale esistenti, sulle guide dedicate al tema specifico del termalismo o al territorio considerato (pubblicazioni per lo più di carattere divulgativo, che considerano le scale nazionale, regionale o locale), sui numerosi lavori di erudizione locale e di varia impostazione disciplinare e tematica, nel cui ambito è emerso l’interesse particolare delle produzioni naturalistica geologico-idrologica e medico-chimica (con le perizie tecnico-scientifiche dei tempi moderni e, soprattutto, contemporanei relative alla geologia del bacino idrominerale e alla natura dei vapori, delle acque e dei fanghi, e alle indagini medico-sanitarie, con le immancabili disquisizioni sulle capacità terapeutiche delle stesse risorse termali e le osservazioni cliniche sui curanti), della letteratura e narrativa (a partire dalla novellistica e dalle ‘ricordanze’ tardo-medievali e dai resoconti del viaggio italiano e toscano dell’età moderna effettuato anche da stranieri), e delle fonti giornalistiche periodiche otto-novecentesche specificamente dedicate a terme e termalismo. La grande frammentazione spaziale e temporale, oltre che disciplinare, della letteratura critica e delle fonti edite ha reso indispensabile il ricorso alla ricerca archivistica, sia pure mediante alcuni sondaggi ‘mirati’, effettuati in vari archivi statali e comunali. Sono state qui reperite importanti fonti storiche manoscritte di ordine amministrativo, insieme con documentazioni cartografiche e iconografiche per lo più inedite, poi correlate con le altre fonti figurative (vedute pittoriche, fotografie) rinvenute nell’indagine sul terreno o individuate nella produzione a stampa. La documentazione scritta e grafica è stata riferita alla cartografia corrente (essenzialmente alle “tavolette” in scala 1:25.000 dell’Istituto Geografico Militare, con mappe di maggior dettaglio per gli insediamenti più articolati ed estesi) e al terreno, al fine di ‘riconoscere’ nel territorio attuale interi complessi o singole strutture ancora attivi, oppure non funzionanti da tempo (ma del tutto o relativamente integri sul piano dei valori formali), insieme con quelle componenti che, da tempi più o meno remoti, sono state trasformate nelle forme e nelle funzioni a causa di riutilizzazioni di diversa natura (residenziale, produttiva, ecc.), o addirittura giacciono in stadi differenziati di abbandono e degrado, non di rado costituendo veri e propri beni di archeologia termale.
2002
Guarducci, A. (2002). Il sistema termale toscano dal Medioevo ad oggi. Geografia storica e beni culturali.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/4457
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo