Remote Sensing, GIS, GPS e tecniche tradizionali. Percorsi integrati per lo studio dei paesaggi archeologici: Murlo-Montalcino e bassa Val di Cornia

Il lavoro affonda le radici nell'esperienza sviluppata presso l’area di Archeologia Medievale dell’Università di Siena che da più di vent'anni è attiva in progetti di archeologia territoriale con programmi di ricerca a scala regionale e subregionale tra cui ricordiamo il progetto Siti di Altura della Toscana, le Carte Archeologiche delle province di Siena, Grosseto ed alcuni comuni del livornese. Queste ricerche nel complesso hanno permesso il riconoscimento di circa 9000 siti archeologici e 5000 anomalie da foto aerea. Nonostante gli ottimi risultati ottenuti e il progressivo affinamento delle metodologie di indagine adottate è stata sentita l’esigenza di esplorare e valutare nuovi metodi di analisi con particolare riferimento al remote sensing e alla geofisica. Questi sono orientati sia allo studio generale dei paesaggi archeologici sia al riconoscimento di alcune fasi storiche quali l’alto medioevo che costituisce da sempre un periodo estremamente difficile da individuare sul terreno.