Con il titolo Il disegno dello ‘spregiato’, richiamandosi a quanto scriveva Juan Eduard Cirlot in El Arte Otro apparso a Barcellona nel 1957, l’autore inquadra una significativa pagina dell’arte contemporanea italiana, all’interno del volume collettaneo curato da Carlo Pirovano e dedicato al disegno italiano del Novecento. Il saggio rilegge le esperienze del disegno condotte da artisti italiani che, tra gli anni Cinquanta e Sessanta, sono stati protagonisti all’interno di quel movimento, caratterizzato da una molteplicità di declinazioni, che è stato l’informale. Una lettura storico-critica che pone l’attenzione su una vasta area di sperimentazioni, accogliendo l’evidenza di un segno-gesto quale affermazione dell’identità esistenziale di ciascun artista, proposta sia come preciso rifiuto e del lessico raffigurativo, proprio delle declinazioni vicine al realismo di impronta ideologica, sia di un linguaggio grammaticale dell’arte cifra del dettato concretista. Un esercizio del disegno che guardava con attenzione anche ad una rinnovata nozione di “materia” .
Bignardi, M. (1993). Il disegno dello "spregiato". In Disegno italiano del Novecento (pp. 278-301). MILANO : Electa.
Il disegno dello "spregiato"
BIGNARDI, MASSIMO
1993-01-01
Abstract
Con il titolo Il disegno dello ‘spregiato’, richiamandosi a quanto scriveva Juan Eduard Cirlot in El Arte Otro apparso a Barcellona nel 1957, l’autore inquadra una significativa pagina dell’arte contemporanea italiana, all’interno del volume collettaneo curato da Carlo Pirovano e dedicato al disegno italiano del Novecento. Il saggio rilegge le esperienze del disegno condotte da artisti italiani che, tra gli anni Cinquanta e Sessanta, sono stati protagonisti all’interno di quel movimento, caratterizzato da una molteplicità di declinazioni, che è stato l’informale. Una lettura storico-critica che pone l’attenzione su una vasta area di sperimentazioni, accogliendo l’evidenza di un segno-gesto quale affermazione dell’identità esistenziale di ciascun artista, proposta sia come preciso rifiuto e del lessico raffigurativo, proprio delle declinazioni vicine al realismo di impronta ideologica, sia di un linguaggio grammaticale dell’arte cifra del dettato concretista. Un esercizio del disegno che guardava con attenzione anche ad una rinnovata nozione di “materia” .File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Mondadori autorizzazione.doc
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Licenza:
NON PUBBLICO - Accesso privato/ristretto
Dimensione
27 kB
Formato
Microsoft Word
|
27 kB | Microsoft Word | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
Disegno dello spregiato Bignardi.pdf
non disponibili
Tipologia:
Post-print
Licenza:
NON PUBBLICO - Accesso privato/ristretto
Dimensione
5.98 MB
Formato
Adobe PDF
|
5.98 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11365/44234
Attenzione
Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo