Lo scritto si basa sull'analisi di una ventina di resoconti – in forma di diario o cronaca essenziali, oppure di memoria più ampia e organizzata – redatti da diretti protagonisti della spedizione dei Mille e pubblicati qualcuno ‘a caldo’, la maggior parte dopo anni o decenni. Al centro dell'interesse sono i caratteri geografici delle “Sicilie” (come molti identificano l'insieme delle regioni comprese nel Regno delle Due Sicilie), e quindi gli aspetti paesistico-ambientali e socio-economici, come vengono immediatamente percepiti da personaggi che provengono da un mondo diverso (anche profondamente, come le regioni dell'Italia centro-settentrionale), con un approccio che scaturisce dai contesti culturali e socio-economici di origine, senza il filtro di alcuna preparazione culturale specifica sulla geografia fisica ed umana ‘reale’ del Mezzogiorno d'Italia. Ogni scrittore reagisce infatti a modo proprio di fronte alla geografia dei luoghi, alla natura, alle attività degli uomini, ai paesaggi culturali, confrontando spesso quei paesaggi dell’altrove Sicilia con quelli della terra d’origine. Fra tutti, i più interessanti, riguardo all’approccio geografico, si sono rivelati Giuseppe Cesare Abba, Giulio Adamoli, Alberto Mari, Guido Sylva ma anche il parigino Maxime Du Camp. Il metodo adottato è quello proprio della geografia umana di matrice storica: la letteratura garibaldina viene qui utilizzata con impostazione concretologica, si potrebbe dire ‘neopositivistica’, considerandola cioè negli aspetti oggettivi e non nella pur evidente soggettività che permea inevitabilmente tutte le fonti e, a maggior ragione, quelle letterarie.

Guarducci, A. (2012). Il Sud raccontato dal Nord: la percezione delle “Sicilie” nei diari garibaldini (1860). In Garibaldi e la spedizione dei Mille (pp. 151-159). Milano : Silvana Editoriale.

Il Sud raccontato dal Nord: la percezione delle “Sicilie” nei diari garibaldini (1860)

GUARDUCCI, ANNA
2012-01-01

Abstract

Lo scritto si basa sull'analisi di una ventina di resoconti – in forma di diario o cronaca essenziali, oppure di memoria più ampia e organizzata – redatti da diretti protagonisti della spedizione dei Mille e pubblicati qualcuno ‘a caldo’, la maggior parte dopo anni o decenni. Al centro dell'interesse sono i caratteri geografici delle “Sicilie” (come molti identificano l'insieme delle regioni comprese nel Regno delle Due Sicilie), e quindi gli aspetti paesistico-ambientali e socio-economici, come vengono immediatamente percepiti da personaggi che provengono da un mondo diverso (anche profondamente, come le regioni dell'Italia centro-settentrionale), con un approccio che scaturisce dai contesti culturali e socio-economici di origine, senza il filtro di alcuna preparazione culturale specifica sulla geografia fisica ed umana ‘reale’ del Mezzogiorno d'Italia. Ogni scrittore reagisce infatti a modo proprio di fronte alla geografia dei luoghi, alla natura, alle attività degli uomini, ai paesaggi culturali, confrontando spesso quei paesaggi dell’altrove Sicilia con quelli della terra d’origine. Fra tutti, i più interessanti, riguardo all’approccio geografico, si sono rivelati Giuseppe Cesare Abba, Giulio Adamoli, Alberto Mari, Guido Sylva ma anche il parigino Maxime Du Camp. Il metodo adottato è quello proprio della geografia umana di matrice storica: la letteratura garibaldina viene qui utilizzata con impostazione concretologica, si potrebbe dire ‘neopositivistica’, considerandola cioè negli aspetti oggettivi e non nella pur evidente soggettività che permea inevitabilmente tutte le fonti e, a maggior ragione, quelle letterarie.
2012
8836622046
Guarducci, A. (2012). Il Sud raccontato dal Nord: la percezione delle “Sicilie” nei diari garibaldini (1860). In Garibaldi e la spedizione dei Mille (pp. 151-159). Milano : Silvana Editoriale.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Garibaldini_Guarducci_2012.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Licenza: NON PUBBLICO - Accesso privato/ristretto
Dimensione 1.53 MB
Formato Adobe PDF
1.53 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/44009
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo