Con un approccio interdisciplinare, il saggio presenta la protesta di giovani gruppi e collettivi argentini nell’ambito delle espressioni artistiche che negli anni ’90 hanno occupato lo spazio pubblico per rendere visibile un’opposizione che riguarda il presente e il passato. Il Gac (Gruppo di arte callejero) ha risemantizzato il paesaggio urbano in una mappatura di protesta e di memoria. Questi gruppi e collettivi spontanei non sono inquadrati in strutture partitiche, rispondono a un eterogeneo desiderio di partecipazione e a un comune impegno sociale e politico. Si tratta di arte politica, che nell’agire, nell’esigenza di uscire dal circuito canonico delle arti, in cui palpita un richiamo, non strutturato in forme ideologiche organiche, ai modi e gli usi delle avanguardie artistiche degli anni ’60 e ’70. Il Gac ed altri gruppi esprimono la necessità di immergersi nel tessuto sociale, di elaborare forme di solidarietà nei confronti dei settori emarginati, e impone la scelta di affiancare la richiesta di giustizia e di castigo come patrimonio comune nella lotta per i diritti umani, e, allo stesso tempo, per denunciare il permanere di forme repressive. La nascita di H.I.J.O.S. (Figli e Figlie per l’identità e per la Giustizia contro l’oblio e il silenzio) inaugura la pratica degli “escraches", la gogna pubblica. Il Gac partecipa secondo una logica di territorio, che esprime la condanna sociale, con una cartografia e una segnaletica che segnalano i luoghi della morte e dove si trovano gli assassini. Il percorso si concretizza in «El parque de la memoria»: 53 cartelli stradali che «generano un dialogo tra immagini e concetti», con le fasi del processo repressivo. Tra le azioni riportate figurano le performance messe in atto nella grande crisi economica e nella successiva ripresa, dove lo stato appare come una «forma di controllo»; che introduce la parodia «seria» di un ruolo convenzionale e sconvolgente, portatrice di una denuncia al vetriolo.

Lenzi, M.B. (2012). La protesta in strada. Arte di strada e politica nell'Argentina di oggi: Il Gac. In Voci dal margine. La letteratura di ghetto, favela, frontiera (pp. 135-145). Roma : Editoriale Artemide.

La protesta in strada. Arte di strada e politica nell'Argentina di oggi: Il Gac

LENZI, MARIA BEATRICE
2012-01-01

Abstract

Con un approccio interdisciplinare, il saggio presenta la protesta di giovani gruppi e collettivi argentini nell’ambito delle espressioni artistiche che negli anni ’90 hanno occupato lo spazio pubblico per rendere visibile un’opposizione che riguarda il presente e il passato. Il Gac (Gruppo di arte callejero) ha risemantizzato il paesaggio urbano in una mappatura di protesta e di memoria. Questi gruppi e collettivi spontanei non sono inquadrati in strutture partitiche, rispondono a un eterogeneo desiderio di partecipazione e a un comune impegno sociale e politico. Si tratta di arte politica, che nell’agire, nell’esigenza di uscire dal circuito canonico delle arti, in cui palpita un richiamo, non strutturato in forme ideologiche organiche, ai modi e gli usi delle avanguardie artistiche degli anni ’60 e ’70. Il Gac ed altri gruppi esprimono la necessità di immergersi nel tessuto sociale, di elaborare forme di solidarietà nei confronti dei settori emarginati, e impone la scelta di affiancare la richiesta di giustizia e di castigo come patrimonio comune nella lotta per i diritti umani, e, allo stesso tempo, per denunciare il permanere di forme repressive. La nascita di H.I.J.O.S. (Figli e Figlie per l’identità e per la Giustizia contro l’oblio e il silenzio) inaugura la pratica degli “escraches", la gogna pubblica. Il Gac partecipa secondo una logica di territorio, che esprime la condanna sociale, con una cartografia e una segnaletica che segnalano i luoghi della morte e dove si trovano gli assassini. Il percorso si concretizza in «El parque de la memoria»: 53 cartelli stradali che «generano un dialogo tra immagini e concetti», con le fasi del processo repressivo. Tra le azioni riportate figurano le performance messe in atto nella grande crisi economica e nella successiva ripresa, dove lo stato appare come una «forma di controllo»; che introduce la parodia «seria» di un ruolo convenzionale e sconvolgente, portatrice di una denuncia al vetriolo.
2012
9788875751494
Lenzi, M.B. (2012). La protesta in strada. Arte di strada e politica nell'Argentina di oggi: Il Gac. In Voci dal margine. La letteratura di ghetto, favela, frontiera (pp. 135-145). Roma : Editoriale Artemide.
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