Geografia verde 2.0 presenta una lettura delle traiettorie proposte per interpretare e rappresentare il passaggio dall’era del petrolio a quella post-fossile con una particolare attenzione alla dimensione geografico-territoriale del processo che spesso risulta trascurata dalla letteratura sul tema. L’esigenza a cui tenta di rispondere Geografia 2.0 è data dalle domande che nascono in questa atmosfera contemporanea così ambigua: la società è ormai consapevole che la minaccia del cambiamento climatico e la crisi economica globale richiedono un’inversione di marcia anche se molte cose vanno avanti come al solito, in primo luogo il consumo di risorse e di energia. Le conoscenze ci sono ma l’azione e la reazione stentano a partire o comunque partono in modo frammentato e con declinazioni molto diverse sia geograficamente sia per quanto riguarda le modalità di intervento. La complessa varietà di approcci è la prova del fatto che stiamo vivendo un periodo di transi¬zione da un modello di crescita e di sviluppo basato, in estrema sintesi, sulle fonti fossili, sulla produzione e i consumi di massa ad un altro più leggero, più lento e soprattutto non ancorato al pensiero del modello unico. Quale sia la strada giusta, quale la tecnologia migliore da applicare e quale l’assetto socio-politico che ne scaturirà non è ancora possibile saperlo, possiamo solo descrivere ed analizzare per comprendere e identificare i pilastri sui quali si sta avviando la transizione verso l’era post-fossile. Il volume si compone di quattro parti: la prima offre una panoramica delle criticità ambientali che sono il punto di partenza per l’elaborazione di recenti teorie sui processi di transizione, che sono affrontati nella terza parte. La seconda parte invece presenta un quadro del bilancio ecologico mondiale e delle tendenze in atto introducendo l’idea del green divide che ha lo scopo di individuare chi tra i paesi del mondo si muove oppure no. La quarta parte infine è dedicata alla partecipazione della società civile attraverso il Web 2.0 e i social network, al dibattito e alla creazione di progetti e interventi dal basso che contribuiscono alla formazione di vere e proprie comunità di sentimento intorno alla transizione che spesso si configurano come veri propri semi di cambiamento. Data la contemporaneità dei feno¬meni affrontati, il ragionamento qui svolto presenta sicuramente toni di incertezza e aspetti di parzialità, ma questa è forse la sfida maggiore e il fascino del volume. Prendere atto delle trasformazioni è già di per sé un fatto culturale rivoluzionario.

Capineri, C. (2012). Geografia Verde 2.0. Transizioni e reti globali verso l'era post-fossile. FELTRINELLI.

Geografia Verde 2.0. Transizioni e reti globali verso l'era post-fossile

CAPINERI, CRISTINA
2012-01-01

Abstract

Geografia verde 2.0 presenta una lettura delle traiettorie proposte per interpretare e rappresentare il passaggio dall’era del petrolio a quella post-fossile con una particolare attenzione alla dimensione geografico-territoriale del processo che spesso risulta trascurata dalla letteratura sul tema. L’esigenza a cui tenta di rispondere Geografia 2.0 è data dalle domande che nascono in questa atmosfera contemporanea così ambigua: la società è ormai consapevole che la minaccia del cambiamento climatico e la crisi economica globale richiedono un’inversione di marcia anche se molte cose vanno avanti come al solito, in primo luogo il consumo di risorse e di energia. Le conoscenze ci sono ma l’azione e la reazione stentano a partire o comunque partono in modo frammentato e con declinazioni molto diverse sia geograficamente sia per quanto riguarda le modalità di intervento. La complessa varietà di approcci è la prova del fatto che stiamo vivendo un periodo di transi¬zione da un modello di crescita e di sviluppo basato, in estrema sintesi, sulle fonti fossili, sulla produzione e i consumi di massa ad un altro più leggero, più lento e soprattutto non ancorato al pensiero del modello unico. Quale sia la strada giusta, quale la tecnologia migliore da applicare e quale l’assetto socio-politico che ne scaturirà non è ancora possibile saperlo, possiamo solo descrivere ed analizzare per comprendere e identificare i pilastri sui quali si sta avviando la transizione verso l’era post-fossile. Il volume si compone di quattro parti: la prima offre una panoramica delle criticità ambientali che sono il punto di partenza per l’elaborazione di recenti teorie sui processi di transizione, che sono affrontati nella terza parte. La seconda parte invece presenta un quadro del bilancio ecologico mondiale e delle tendenze in atto introducendo l’idea del green divide che ha lo scopo di individuare chi tra i paesi del mondo si muove oppure no. La quarta parte infine è dedicata alla partecipazione della società civile attraverso il Web 2.0 e i social network, al dibattito e alla creazione di progetti e interventi dal basso che contribuiscono alla formazione di vere e proprie comunità di sentimento intorno alla transizione che spesso si configurano come veri propri semi di cambiamento. Data la contemporaneità dei feno¬meni affrontati, il ragionamento qui svolto presenta sicuramente toni di incertezza e aspetti di parzialità, ma questa è forse la sfida maggiore e il fascino del volume. Prendere atto delle trasformazioni è già di per sé un fatto culturale rivoluzionario.
2012
9788891031600
Capineri, C. (2012). Geografia Verde 2.0. Transizioni e reti globali verso l'era post-fossile. FELTRINELLI.
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