Le relazioni tra Organizzazione Mondiale del Commercio e Comunità Europea nel settore della cooperazione allo sviluppo

Nell’ambito del diritto del commercio internazionale la cooperazione allo sviluppo assume tradizionalmente un ruolo di assoluta rilevanza. Essa, seppure con modalità parzialmente diverse, è attuata sia nel contesto “globale” dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) che in quello regionale della Comunità europea. In tale ultimo ambito, tuttavia, la cooperazione con i paesi in via di sviluppo era tradizionalmente limitata agli Stati cosiddetti “ACP” (Africa, Caraibi e Pacifico), con i quali gli Stati membri della Comunità europea mantengono una particolare connessione, perlopiù determinata da un passato di colonizzazione. Questo trattamento preferenziale a favore dei suddetti Stati ha portato la politica di cooperazione allo sviluppo della Comunità europea a risultare non in linea con le regole OMC, come reso evidente nel celebre caso delle “banane”. Di conseguenza, la Comunità europea ha dovuto rivedere tale politica attraverso la modifica degli accordi pertinenti, realizzata in modo particolare tramite l’Accordo di Cotonou del 2000.