Il saggio descrive il sistema di scambi esistente in Valdambra fra Duecento e metà Trecento, che risulta imperniato su sei piccoli mercatali collocati entro un'area geografica di appena 150 kmq. Se ne tratteggiano le caratteristiche salienti, evidenziando come la persistenza di una piccola proprietà contadina votata alle produzioni agricole specializzate (vino, olio, guado) costituisse l'elemento trainante dell'economia e degli scambi. Si nota l'elaborazione di usi e pratiche commerciali peculiari, come il rifiuto dell'istrumento guarentigiato, che differenzia nettamente il nostro territorio da quelli confinanti. La crisi e le vicende belliche di metà '300 cancellano il sistema. Prima però assistiamo al tentativo fiorentino di impiantare localmente la "terra nuova" del Giglio Fiorentino, all'interno della quale avrebbe dovuto trasferirsi forzosamente la popolazione dei piccoli centri della vallata, con il conseguente abbandono del sistema dei sei mercatali in favore di un'unica grande piazza mercantile. Il tentativo fiorentino fallisce anche a causa della resistenza offerta dal ceto locale dei piccoli proprietari agiati.
Barlucchi, A. (2012). I mercatali della Valdambra (secoli XIII-metà XIV). In Uomini paesaggi storie. Studi di Storia Medievale per Giovanni Cherubini (pp. 339-357). Siena : Salvietti&Barabuffi.
I mercatali della Valdambra (secoli XIII-metà XIV)
BARLUCCHI, ANDREA
2012-01-01
Abstract
Il saggio descrive il sistema di scambi esistente in Valdambra fra Duecento e metà Trecento, che risulta imperniato su sei piccoli mercatali collocati entro un'area geografica di appena 150 kmq. Se ne tratteggiano le caratteristiche salienti, evidenziando come la persistenza di una piccola proprietà contadina votata alle produzioni agricole specializzate (vino, olio, guado) costituisse l'elemento trainante dell'economia e degli scambi. Si nota l'elaborazione di usi e pratiche commerciali peculiari, come il rifiuto dell'istrumento guarentigiato, che differenzia nettamente il nostro territorio da quelli confinanti. La crisi e le vicende belliche di metà '300 cancellano il sistema. Prima però assistiamo al tentativo fiorentino di impiantare localmente la "terra nuova" del Giglio Fiorentino, all'interno della quale avrebbe dovuto trasferirsi forzosamente la popolazione dei piccoli centri della vallata, con il conseguente abbandono del sistema dei sei mercatali in favore di un'unica grande piazza mercantile. Il tentativo fiorentino fallisce anche a causa della resistenza offerta dal ceto locale dei piccoli proprietari agiati.File | Dimensione | Formato | |
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