Il saggio – basandosi sugli studi e sulle fonti edite e inedite conservate nella biblioteca e nell’archivio dell’Accademia dei Georgofili di Firenze – ricostruisce la vicenda delle più importanti piante nuove di provenienza americana, il mais e la patata, che fino alle crisi produttive e di sussistenza degli anni ’60 del XVIII secolo incontrarono serie difficoltà (a causa di prevenzioni ed ostilità preconcette) ad affermarsi nei sistemi agrari e nelle abitudini alimentari delle masse contadine e popolari della Toscana, come delle altre regioni italiane. L’articolo ripercorre il deciso e coerente impegno teorico-pratico a favore delle innovazioni agronomiche assunto proprio fin dagli anni ’60 da parte degli studiosi di agricoltura (Saverio Manetti, Giovanni Targioni Tozzetti, Ubaldo Montelatici, Matteo Biffi Tolomei, Filippo Adami, ecc.) operanti nell’accademia fiorentina, con i risultati positivi che le loro istanze – accompagnate da convincenti sperimentazioni colturali nelle loro stesse fattorie – finalmente ottennero tra la fine del XVIII e l’inizio del XX secolo.
Guarducci, A. (2006). Le nuove colture americane e le crisi alimentari della seconda metà del XVIII secolo. Il dibattito tra i Georgofili fiorentini. In Profumi di terre lontane. L'Europa e le "cose nove" (pp. 243-261). Genova : Brigati.
Le nuove colture americane e le crisi alimentari della seconda metà del XVIII secolo. Il dibattito tra i Georgofili fiorentini
GUARDUCCI, ANNA
2006-01-01
Abstract
Il saggio – basandosi sugli studi e sulle fonti edite e inedite conservate nella biblioteca e nell’archivio dell’Accademia dei Georgofili di Firenze – ricostruisce la vicenda delle più importanti piante nuove di provenienza americana, il mais e la patata, che fino alle crisi produttive e di sussistenza degli anni ’60 del XVIII secolo incontrarono serie difficoltà (a causa di prevenzioni ed ostilità preconcette) ad affermarsi nei sistemi agrari e nelle abitudini alimentari delle masse contadine e popolari della Toscana, come delle altre regioni italiane. L’articolo ripercorre il deciso e coerente impegno teorico-pratico a favore delle innovazioni agronomiche assunto proprio fin dagli anni ’60 da parte degli studiosi di agricoltura (Saverio Manetti, Giovanni Targioni Tozzetti, Ubaldo Montelatici, Matteo Biffi Tolomei, Filippo Adami, ecc.) operanti nell’accademia fiorentina, con i risultati positivi che le loro istanze – accompagnate da convincenti sperimentazioni colturali nelle loro stesse fattorie – finalmente ottennero tra la fine del XVIII e l’inizio del XX secolo.File | Dimensione | Formato | |
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