Utilizzando un ricco apparato di studi e fonti documentarie anche inedite (soprattutto visite amministrative e naturalistiche), il saggio ricostruisce la storia strutturale e funzionale del sistema degli stabilimenti termali che, a partire dai tempi del Medioevo comunale, vennero costruiti da privati o dalla Repubblica di Siena nel suo contado fra Crete e Val d’Orcia (Montalceto, Chianciano, Rapolano, Bagno Vignoni, Bagni San Filippo, San Casciano dei Bagni, Petriolo). Nell’ambito dello Stato comunale e dalla metà del XVI secolo nel contesto del Granducato mediceo, il governo cittadino dimostrò un interesse continuo e prestò per la manutenzione e la valorizzazione dei bagni (sorgenti e condotti idrici, fabbricati e strade) una attenzione relativamente capillare ed efficace che valse a perpetuare strutture e tradizioni di uso terapeutico anche nei tempi della crisi secentesca e fino ai Lorena. Durante il Granducato lorenese poi gli investimenti privati si concentrarono soprattutto sui bagni di Montalceto e Rapolano, mentre quelli statali privilegiarono Chianciano che, tra la seconda metà del XVIII secolo e la metà del XIX secolo, divenne una delle più moderne stazioni termali della Toscana, grazie anche alle grandi operazioni di bonifica idraulica e di colonizzazione in atto in Val di Chiana.
Guarducci, A. (2001). Terme e termalismo nelle Crete e nel territorio senese in età moderna (secc. XVI-XIX). In Storia del territorio e storia dell’ambiente. La Toscana contemporanea e le Crete senesi (pp. 307-334). MILANO : Franco Angeli.
Terme e termalismo nelle Crete e nel territorio senese in età moderna (secc. XVI-XIX)
GUARDUCCI, ANNA
2001-01-01
Abstract
Utilizzando un ricco apparato di studi e fonti documentarie anche inedite (soprattutto visite amministrative e naturalistiche), il saggio ricostruisce la storia strutturale e funzionale del sistema degli stabilimenti termali che, a partire dai tempi del Medioevo comunale, vennero costruiti da privati o dalla Repubblica di Siena nel suo contado fra Crete e Val d’Orcia (Montalceto, Chianciano, Rapolano, Bagno Vignoni, Bagni San Filippo, San Casciano dei Bagni, Petriolo). Nell’ambito dello Stato comunale e dalla metà del XVI secolo nel contesto del Granducato mediceo, il governo cittadino dimostrò un interesse continuo e prestò per la manutenzione e la valorizzazione dei bagni (sorgenti e condotti idrici, fabbricati e strade) una attenzione relativamente capillare ed efficace che valse a perpetuare strutture e tradizioni di uso terapeutico anche nei tempi della crisi secentesca e fino ai Lorena. Durante il Granducato lorenese poi gli investimenti privati si concentrarono soprattutto sui bagni di Montalceto e Rapolano, mentre quelli statali privilegiarono Chianciano che, tra la seconda metà del XVIII secolo e la metà del XIX secolo, divenne una delle più moderne stazioni termali della Toscana, grazie anche alle grandi operazioni di bonifica idraulica e di colonizzazione in atto in Val di Chiana.File | Dimensione | Formato | |
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