Il legislatore ha ritoccato la disciplina relativa all’ultima fase della procedura fallimentare senza introdurvi, quantomeno in apparenza, particolari modifiche. Le novità all’interno del capo dedicato alla cessazione della procedura fallimentare sono, in gran parte, indotte da interventi della Corte costituzionale, erano necessitate quali adeguamenti alle modifiche introdotte in altre parti della disciplina oppure derivano dall’accoglimento di soluzioni interpretative consolidate. Seppure il leit motif che le accomuna sembra essere soprattutto quello di migliorare la chiarezza del dettato normativo a ben vedere non ci è parso che possano essere ritenute di scarso rilevo. Obiettivo del lavoro è stato quello di rileggere le nuove norme in materia di chiusura nel contesto del mutato sistema di norme in materia fallimentare. In questa ottica le novità introdotte in materia di chiusura non appaiono prive di ricadute. Ci è sembrato che - se si esclude qualche sbavatura, che è d’obbligo sottolineare - esse possano consentire , se coniugate con gli interventi realizzati in altre parti della legge fallimentare, di perseguire in maniera efficace l’obiettivo del legislatore riformatore: consentire una celere definizione delle procedure, abbattere definitivamente a vantaggio non solo dei creditori, ma anche del debitore quel primato nella lunghezza delle procedure concorsuali che purtroppo troppo a lungo ha contraddistinto il nostro ordinamento.
Irace, A. (2010). Effetti della chiusura - Commento all'art.120 legge fallimentare. Torino : GIAPPICHELLI.
Effetti della chiusura - Commento all'art.120 legge fallimentare
IRACE, ANTONIA
2010-01-01
Abstract
Il legislatore ha ritoccato la disciplina relativa all’ultima fase della procedura fallimentare senza introdurvi, quantomeno in apparenza, particolari modifiche. Le novità all’interno del capo dedicato alla cessazione della procedura fallimentare sono, in gran parte, indotte da interventi della Corte costituzionale, erano necessitate quali adeguamenti alle modifiche introdotte in altre parti della disciplina oppure derivano dall’accoglimento di soluzioni interpretative consolidate. Seppure il leit motif che le accomuna sembra essere soprattutto quello di migliorare la chiarezza del dettato normativo a ben vedere non ci è parso che possano essere ritenute di scarso rilevo. Obiettivo del lavoro è stato quello di rileggere le nuove norme in materia di chiusura nel contesto del mutato sistema di norme in materia fallimentare. In questa ottica le novità introdotte in materia di chiusura non appaiono prive di ricadute. Ci è sembrato che - se si esclude qualche sbavatura, che è d’obbligo sottolineare - esse possano consentire , se coniugate con gli interventi realizzati in altre parti della legge fallimentare, di perseguire in maniera efficace l’obiettivo del legislatore riformatore: consentire una celere definizione delle procedure, abbattere definitivamente a vantaggio non solo dei creditori, ma anche del debitore quel primato nella lunghezza delle procedure concorsuali che purtroppo troppo a lungo ha contraddistinto il nostro ordinamento.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/11365/41159
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