L’articolo propone una riflessione sulla produzione epigrafica collocabile tra il XII e il XIII secolo nella Toscana sud orientale, un’area grafica circoscritta e poco studiata dal punto di vista delle occorrenze scritte di tipo esposto. Sulla base delle teorie e degli studi condotti da paleografi, codicologi ed epigrafisti, riguardanti nello specifico la mise en page e la mise en texte, si analizzano spazi grafici soggetti a lettura plurima e la specifica disposizione dello spazio scrittorio analizzato come una “pagina di pietra”. Le differenti occorrenze grafiche sono studiate sia a livello paleografico sia tenendo in considerazione la metodologia di utilizzazione e sfruttamento dello specchio scrittorio. In questo senso è stato possibile fornire un quadro più chiaro e preciso dell’area grafica interessata individuando particolarità specifiche di produzione e stabilendo definitivamente la forte osmosi tra scritture esposte e coeve testimonianze librarie e documentarie. Il presente caso diventa così paradigmatico in quanto rivela tecnicismi e soluzioni specifiche atte a creare uno impatto visivo volto ad innalzare il livello di leggibilità. Nel quadro più ampio della storia della cultura scritta di epoca medievale, questa riflessione colloca l’area culturale e grafica, spesso considerata secondaria, a pari livello rispetto ad altre aree dell’Italia medievale. La producción epigráfica aretina en los últimos años ha sido objeto de numerosas investigaciones, principalmente desde el punto histórico e histórico-artístico, pero nunca se han realizado estudios referentes a los aspectos gráficos ni a las escrituras expuestas de época medieval. Empezando por los aspectos generales de la composición gráfica y de la mise en page y mise en texte de las escrituras expuestas, los testimonios presentes en este emplazamiento demuestran cómo, aunque en un breve periodo de tiempo, entre el siglo XII y los primeros decenios del siglo XIII, las escrituras expuestas presentes en la escultura aretina denotan un nivel de impaginación cada vez más desarrollado. Se trata casi de una consciencia de orden, espacio y medida en la expresión gráfica, que muestra una organización de la composición cada vez más compleja y armónicamente estructurada, que parte de la periferia, para acercarse al centro de la ciudad encontrando así su apogeo.

Magionami, L. (2011). Ordinare et sculpere: Arezzo, los casos de los siglos XII y XIII. In Impaginatio en las inscripciones medievales (pp. 41-54). Corpus Iscriptionum Hispaniae Medievalium ©.

Ordinare et sculpere: Arezzo, los casos de los siglos XII y XIII

MAGIONAMI, LEONARDO
2011-01-01

Abstract

L’articolo propone una riflessione sulla produzione epigrafica collocabile tra il XII e il XIII secolo nella Toscana sud orientale, un’area grafica circoscritta e poco studiata dal punto di vista delle occorrenze scritte di tipo esposto. Sulla base delle teorie e degli studi condotti da paleografi, codicologi ed epigrafisti, riguardanti nello specifico la mise en page e la mise en texte, si analizzano spazi grafici soggetti a lettura plurima e la specifica disposizione dello spazio scrittorio analizzato come una “pagina di pietra”. Le differenti occorrenze grafiche sono studiate sia a livello paleografico sia tenendo in considerazione la metodologia di utilizzazione e sfruttamento dello specchio scrittorio. In questo senso è stato possibile fornire un quadro più chiaro e preciso dell’area grafica interessata individuando particolarità specifiche di produzione e stabilendo definitivamente la forte osmosi tra scritture esposte e coeve testimonianze librarie e documentarie. Il presente caso diventa così paradigmatico in quanto rivela tecnicismi e soluzioni specifiche atte a creare uno impatto visivo volto ad innalzare il livello di leggibilità. Nel quadro più ampio della storia della cultura scritta di epoca medievale, questa riflessione colloca l’area culturale e grafica, spesso considerata secondaria, a pari livello rispetto ad altre aree dell’Italia medievale. La producción epigráfica aretina en los últimos años ha sido objeto de numerosas investigaciones, principalmente desde el punto histórico e histórico-artístico, pero nunca se han realizado estudios referentes a los aspectos gráficos ni a las escrituras expuestas de época medieval. Empezando por los aspectos generales de la composición gráfica y de la mise en page y mise en texte de las escrituras expuestas, los testimonios presentes en este emplazamiento demuestran cómo, aunque en un breve periodo de tiempo, entre el siglo XII y los primeros decenios del siglo XIII, las escrituras expuestas presentes en la escultura aretina denotan un nivel de impaginación cada vez más desarrollado. Se trata casi de una consciencia de orden, espacio y medida en la expresión gráfica, que muestra una organización de la composición cada vez más compleja y armónicamente estructurada, que parte de la periferia, para acercarse al centro de la ciudad encontrando así su apogeo.
2011
9788461557264
Magionami, L. (2011). Ordinare et sculpere: Arezzo, los casos de los siglos XII y XIII. In Impaginatio en las inscripciones medievales (pp. 41-54). Corpus Iscriptionum Hispaniae Medievalium ©.
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