Il saggio ricostruisce l'interesse dei primi granduchi Medici per la cultura del mare e le imprese marittime a partire dalla fondazione dell’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano (1561-62) e della sua flotta da guerra. Tra la metà del XVI e quella del XVIII secolo, l’Ordine stefaniano arrivò a produrre un ricco complesso di descrizioni, relazioni, disegni e cartografie di natura geografico-militare, documenti redatti sulla base dei piani strategici e delle dettagliate istruzioni ai comandanti di galere e agli ammiragli. E il fatto ancor più interessante è che ad azioni compiute, le relazioni ufficiali dei comandanti in capo venivano spesso corredate da schizzi strategici e geografici, non soltanto per aderenza a precedenti istruzioni ricevute, ma anche e soprattutto per eventuali futuri orientamenti nautici. L'analisi di questi documenti scritti e grafici di interesse geografico-nautico – conservati negli archivi e nelle biblioteche pubbliche e private della Toscana e specialmente di Firenze e Volterra – dimostra che essi offrono un importante contributo alla ricostruzione della geografia delle navigazioni e della geografia storica della regione mediterranea, con particolare riguardo per l’area ligure-tirrenica, l’Africa settentrionale, le grandi e piccole isole greche e il litorale del Levante.

Guarducci, A. (2010). Il Mediterraneo nei resoconti sei-settecenteschi dei Cavalieri di Santo Stefano. In Mediterranei (pp. 57-85). REGGIO EMILIA : Diabasis.

Il Mediterraneo nei resoconti sei-settecenteschi dei Cavalieri di Santo Stefano

GUARDUCCI, ANNA
2010-01-01

Abstract

Il saggio ricostruisce l'interesse dei primi granduchi Medici per la cultura del mare e le imprese marittime a partire dalla fondazione dell’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano (1561-62) e della sua flotta da guerra. Tra la metà del XVI e quella del XVIII secolo, l’Ordine stefaniano arrivò a produrre un ricco complesso di descrizioni, relazioni, disegni e cartografie di natura geografico-militare, documenti redatti sulla base dei piani strategici e delle dettagliate istruzioni ai comandanti di galere e agli ammiragli. E il fatto ancor più interessante è che ad azioni compiute, le relazioni ufficiali dei comandanti in capo venivano spesso corredate da schizzi strategici e geografici, non soltanto per aderenza a precedenti istruzioni ricevute, ma anche e soprattutto per eventuali futuri orientamenti nautici. L'analisi di questi documenti scritti e grafici di interesse geografico-nautico – conservati negli archivi e nelle biblioteche pubbliche e private della Toscana e specialmente di Firenze e Volterra – dimostra che essi offrono un importante contributo alla ricostruzione della geografia delle navigazioni e della geografia storica della regione mediterranea, con particolare riguardo per l’area ligure-tirrenica, l’Africa settentrionale, le grandi e piccole isole greche e il litorale del Levante.
2010
9788881036561
Guarducci, A. (2010). Il Mediterraneo nei resoconti sei-settecenteschi dei Cavalieri di Santo Stefano. In Mediterranei (pp. 57-85). REGGIO EMILIA : Diabasis.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/40588