Il saggio fornisce un profilo sintetico della storia novecentesca del diritto del lavoro attraverso il tema dei diritti di cittadinanza del lavoratore nella fabbrica. Da questo punto di vista, lo Statuto dei lavoratori viene visto come la risposta più alta rispetto alla secolare domanda di inclusione sociale. Una domanda che in Italia si afferma nei primi anni del Novecento con il grande dibattito sulla riforma del contratto di lavoro. L’autore tematizza il dibattito dottrinale e legislativo alla base dello Statuto dei lavoratori, che ha come punto iniziale la rivendicazione di uno Statuto dei diritti dei lavoratori. La rivendicazione fu avanzata da Di Vittorio nel 1952, nel timore che i principi della costituzione della repubblica fondata sul lavoro rimanessero fuori dai cancelli delle fabbriche, e poi ripresa negli anni del centro-sinistra. Si individuano due correnti di pensiero destinate poi ad incontrarsi nello Statuto: la linea comunista, che riassume le posizioni dell’ala maggioritaria della Cgil e della Rivista giuridica del lavoro, e quella riformista di Giugni e Mancini.

Passaniti, P. (2009). Lo Statuto dei lavoratori nel Novecento giuslavoristico. In G.C. G. G. Balandi (a cura di), Diritti e lavoro nell'Italia Repubblicana. Materiali dall'incontro di studio Ferrara, 24 ottobre 2008 (pp. 117-129). Dott. A. Giuffrè Editore S.p.a.

Lo Statuto dei lavoratori nel Novecento giuslavoristico

PASSANITI, PAOLO
2009-01-01

Abstract

Il saggio fornisce un profilo sintetico della storia novecentesca del diritto del lavoro attraverso il tema dei diritti di cittadinanza del lavoratore nella fabbrica. Da questo punto di vista, lo Statuto dei lavoratori viene visto come la risposta più alta rispetto alla secolare domanda di inclusione sociale. Una domanda che in Italia si afferma nei primi anni del Novecento con il grande dibattito sulla riforma del contratto di lavoro. L’autore tematizza il dibattito dottrinale e legislativo alla base dello Statuto dei lavoratori, che ha come punto iniziale la rivendicazione di uno Statuto dei diritti dei lavoratori. La rivendicazione fu avanzata da Di Vittorio nel 1952, nel timore che i principi della costituzione della repubblica fondata sul lavoro rimanessero fuori dai cancelli delle fabbriche, e poi ripresa negli anni del centro-sinistra. Si individuano due correnti di pensiero destinate poi ad incontrarsi nello Statuto: la linea comunista, che riassume le posizioni dell’ala maggioritaria della Cgil e della Rivista giuridica del lavoro, e quella riformista di Giugni e Mancini.
2009
9788814145803
Passaniti, P. (2009). Lo Statuto dei lavoratori nel Novecento giuslavoristico. In G.C. G. G. Balandi (a cura di), Diritti e lavoro nell'Italia Repubblicana. Materiali dall'incontro di studio Ferrara, 24 ottobre 2008 (pp. 117-129). Dott. A. Giuffrè Editore S.p.a.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/40440