Il contributo, corredato da tavole illustrative, si interroga sulle sembianze giovanili di Bessarione, quali appaiono attestate nella Flagellazione di Piero della Francesca, che ritrae un presumibile Bessarione trentenne, in abiti da delegato ecclesiastico bizantino al concilio di Ferrara-Firenze del 1438-39. Se da un lato la fisionomia del personaggio ritratto è congruente con quella attestata dalle quattro più attendibili raffigurazioni del suo aspetto senile — fornite in seguito da Paolo Romano, Gioacchino de Gigantibus, Pedro Berruguete e probabilmente Giusto di Gand — d’altro lato il cruciale quesito su quale possa essere stata la fonte iconografica di Piero — che dipinse i tratti del giovane delegato bizantino a vent’anni di distanza dal concilio fiorentino — è oggetto di una ricognizione iconografica che, riconducendo ipoteticamente il modello cui Piero dovette rifarsi agli schizzi tracciati da Pisanello a Ferrara nell’agosto del 1438, apre la strada a ulteriori interrogativi sulla committenza della tavola di Urbino. Al di là delle ipotesi, l’indagine storica e prosopografica è volta a individuare, nelle rappresentazioni delle fattezze bessarionee, una unitarietà e una coerenza fisionomica generalmente sconosciute al Bessarion pictus. This illustrated study investigates the presumptive representations of the young Bessarion, which appear in Piero della Francesca’s Flagellation of Christ, portraying the thirty year old intellectual and diplomat in his attire as Byzantine ecclesiastical delegate to the Council of Ferrara-Florence of 1438-39. While the physiognomy of the portrayal is consistent with that of the four most credible representations of Bessarion’s later years – those of Paolo Romano, Gioacchino de Gigantibus, Pedro Berruguete and, most probably, Justus van Gent — the crucial question of the iconographic source used by Piero, who painted the young Byzantine delegate twenty years after the Florentine Council, is the subject of this investigation. Locating the possible model Piero must have drawn on in sketches made by Pisanello in August 1438 at Ferrara, this investigation opens the way to further questions concerning the commission of the Urbino painting. Beyond the various conjectures, the historical and prosopographical investigation aims to identify the most reliable physiognomic characteristics in the representations of the Bessarion pictus, which have been generally unacknowledged.

Ronchey, S. (2008). Il volto giovanile di Bessarione. In Le rotte dei misteri. La cultura mediterranea da Dioniso al Crocifisso (pp. 255-288). Panzano in Chianti : Feeria - Comunità di San Leolino.

Il volto giovanile di Bessarione

RONCHEY, SILVIA
2008-01-01

Abstract

Il contributo, corredato da tavole illustrative, si interroga sulle sembianze giovanili di Bessarione, quali appaiono attestate nella Flagellazione di Piero della Francesca, che ritrae un presumibile Bessarione trentenne, in abiti da delegato ecclesiastico bizantino al concilio di Ferrara-Firenze del 1438-39. Se da un lato la fisionomia del personaggio ritratto è congruente con quella attestata dalle quattro più attendibili raffigurazioni del suo aspetto senile — fornite in seguito da Paolo Romano, Gioacchino de Gigantibus, Pedro Berruguete e probabilmente Giusto di Gand — d’altro lato il cruciale quesito su quale possa essere stata la fonte iconografica di Piero — che dipinse i tratti del giovane delegato bizantino a vent’anni di distanza dal concilio fiorentino — è oggetto di una ricognizione iconografica che, riconducendo ipoteticamente il modello cui Piero dovette rifarsi agli schizzi tracciati da Pisanello a Ferrara nell’agosto del 1438, apre la strada a ulteriori interrogativi sulla committenza della tavola di Urbino. Al di là delle ipotesi, l’indagine storica e prosopografica è volta a individuare, nelle rappresentazioni delle fattezze bessarionee, una unitarietà e una coerenza fisionomica generalmente sconosciute al Bessarion pictus. This illustrated study investigates the presumptive representations of the young Bessarion, which appear in Piero della Francesca’s Flagellation of Christ, portraying the thirty year old intellectual and diplomat in his attire as Byzantine ecclesiastical delegate to the Council of Ferrara-Florence of 1438-39. While the physiognomy of the portrayal is consistent with that of the four most credible representations of Bessarion’s later years – those of Paolo Romano, Gioacchino de Gigantibus, Pedro Berruguete and, most probably, Justus van Gent — the crucial question of the iconographic source used by Piero, who painted the young Byzantine delegate twenty years after the Florentine Council, is the subject of this investigation. Locating the possible model Piero must have drawn on in sketches made by Pisanello in August 1438 at Ferrara, this investigation opens the way to further questions concerning the commission of the Urbino painting. Beyond the various conjectures, the historical and prosopographical investigation aims to identify the most reliable physiognomic characteristics in the representations of the Bessarion pictus, which have been generally unacknowledged.
2008
Ronchey, S. (2008). Il volto giovanile di Bessarione. In Le rotte dei misteri. La cultura mediterranea da Dioniso al Crocifisso (pp. 255-288). Panzano in Chianti : Feeria - Comunità di San Leolino.
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