La tutela del patrimonio culturale subacqueo sta diventando un problema sempre più rilevante a causa del crescente interesse di alcune società commerciali di esplorazione marina per i beni artistici che si trovano negli abissi. Alcuni casi di giurisprudenza, soprattutto statunitense, dimostrano che il criterio preferito per l'attribuzione di diritti su tali oggetti è quello della sovranità statale. Ciò è tanto più vero quando gli oggetti in questione consistono in relitti di imbarcazioni sulle quali sono stati riconosciuti appunto i diritti esclusivi degli stati di bandiera. Tuttavia, è innegabile che il diritto internazionale recente ricosca diritti sul patrimonio artistico anche a soggetti diversi. Innanzitutto, sono titolari di diritti gli eredi dei proprietari originari degli oggetti che giacciono negli abissi marini. In secondo luogo, è ormai innegabile che il patrimonio culturale subacqueo deve essere considerato, soprattutto alla luce della Convenzione UNESCO adottata nel 2001, bene di interesse comune dell'umanità. Perciò, sembra necessario individuare soluzioni concrete che consentano la conservazione e l'accesso ai beni artistici subacquei nell'interesse dell'intera comunità internazionale. Anche a prima vista, appare evidente la possibilità di conflitti normativi fra l'ordinamento giuridico internazionale e il diritto pubblico e privato degli stati.
Vigni, P. (2012). Historic shipwrecks and the limits of the flag state exclusive rights. In Cultural heritage, cultural rights, cultural diversity. New developments in international law (pp. 279-299). Leiden : Martinus Nijhoff Publishers.
Historic shipwrecks and the limits of the flag state exclusive rights
VIGNI, PATRIZIA
2012-01-01
Abstract
La tutela del patrimonio culturale subacqueo sta diventando un problema sempre più rilevante a causa del crescente interesse di alcune società commerciali di esplorazione marina per i beni artistici che si trovano negli abissi. Alcuni casi di giurisprudenza, soprattutto statunitense, dimostrano che il criterio preferito per l'attribuzione di diritti su tali oggetti è quello della sovranità statale. Ciò è tanto più vero quando gli oggetti in questione consistono in relitti di imbarcazioni sulle quali sono stati riconosciuti appunto i diritti esclusivi degli stati di bandiera. Tuttavia, è innegabile che il diritto internazionale recente ricosca diritti sul patrimonio artistico anche a soggetti diversi. Innanzitutto, sono titolari di diritti gli eredi dei proprietari originari degli oggetti che giacciono negli abissi marini. In secondo luogo, è ormai innegabile che il patrimonio culturale subacqueo deve essere considerato, soprattutto alla luce della Convenzione UNESCO adottata nel 2001, bene di interesse comune dell'umanità. Perciò, sembra necessario individuare soluzioni concrete che consentano la conservazione e l'accesso ai beni artistici subacquei nell'interesse dell'intera comunità internazionale. Anche a prima vista, appare evidente la possibilità di conflitti normativi fra l'ordinamento giuridico internazionale e il diritto pubblico e privato degli stati.File | Dimensione | Formato | |
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