Estratti di semi di neem (Azadirachta indica A. Juss, Meliaceae), il cui componente maggiormente conosciuto è l’azadiractina (Butterworth & Morgan, 1971), interferiscono in diversi modi con il ciclo vitale degli insetti. Gli effetti sono raggruppabili in due principali categorie: effetti fagoinibitori ed effetti bioregolatori. Gli effetti fagoinibitori provocano alterazioni delle abitudini alimentari dell'insetto inducendo inappetenza, fisiologica e comportamentale (Gill & Lewis, 1971; Redfern et al., 1984; Zehnder & Warthen, 1988; Su & Mulla, 1998 (a); Su & Mulla, 1999; Enriz et al., 2000). Gli effetti bioregolatori, che si manifestano a concentrazioni inferiori rispetto a quelle che determinano fagoinibizione, provocano alterazioni del sistema ormonale interferendo con la crescita embrionale e larvale (Miller & Chamberlain 1989; Su & Mulla, 1998 (b); Koul et al., 2000), con la metamorfosi (Schluter et al., 1985; Koul et al., 1987; Josephrajkumar & Subrahmanyam, 2002) e con la riproduzione, condizionando per esempio l'accoppiamento e la ovideposizione (Saxena et al., 1993; Linton et al., 1996; Mitchell et al., 1997; Sayah et al., 1998; Di Ilio et al., 1999; Su & Mulla, 1999). Tali effetti dipendono dalla concentrazione di azadiractina nei formulati commerciali a base di neem e variano, a parità di concentrazione, in relazione alla sensibilità dell'insetto e al suo stadio di sviluppo. Con il presente studio si è dimostrato che, in esperimenti di laboratorio, il neem, utilizzato come bioregolatore, ha effetti sulla fertilità della mosca olearia B. oleae. Il neem, somministrato agli insetti per via alimentare, addizionato alla dieta, induce una drastica riduzione del numero delle uova deposte e, se il trattamento è iniziato molto precocemente (allo sfarfallamento) anche il blocco completo della ovideposizione. Tale effetto è causato dall’atrofia, più o meno marcata, degli ovari nei quali il processo di maturazione delle cellule uovo può essere interrotto a vari stadi a seconda della precocità e della durata del trattamento. Uno studio in campo su piccola scala ha dato risultati incoraggianti per una utilizzazione del neem miscelato ad alimento distribuito all’interno di contenitori, secondo un “filosofia” diversa da quella che può essere la distribuzione di neem mediante irrorazione delle chiome delle piante di olivo. Alcuni saggi sugli effetti del neem, sempre miscelato ad alimento, come fagoinibitore nei confronti di adulti di B. oleae hanno dato esito positivo. Il neem, quindi, può essere considerato una sostanza da utilizzare come valida alternativa agli insetticidi tradizionali nella lotta contro B. oleae.
Marchini, D., R., D., V., D.I., M., C., P., N. (2003). Difesa dell'oliveto dalla mosca olearia Bactrocera oleae (Diptera: Tephritidae): effetti di preparati commerciali a base di neem sull'insetto adulto. In Nuovi sistemi di coltivazione dell'olivo. Aspetti agronomici, economici e qualitativi. Atti ARSIA (pp. 50-58). www.arsia.toscana.it.
Difesa dell'oliveto dalla mosca olearia Bactrocera oleae (Diptera: Tephritidae): effetti di preparati commerciali a base di neem sull'insetto adulto
MARCHINI, DANIELA;
2003-01-01
Abstract
Estratti di semi di neem (Azadirachta indica A. Juss, Meliaceae), il cui componente maggiormente conosciuto è l’azadiractina (Butterworth & Morgan, 1971), interferiscono in diversi modi con il ciclo vitale degli insetti. Gli effetti sono raggruppabili in due principali categorie: effetti fagoinibitori ed effetti bioregolatori. Gli effetti fagoinibitori provocano alterazioni delle abitudini alimentari dell'insetto inducendo inappetenza, fisiologica e comportamentale (Gill & Lewis, 1971; Redfern et al., 1984; Zehnder & Warthen, 1988; Su & Mulla, 1998 (a); Su & Mulla, 1999; Enriz et al., 2000). Gli effetti bioregolatori, che si manifestano a concentrazioni inferiori rispetto a quelle che determinano fagoinibizione, provocano alterazioni del sistema ormonale interferendo con la crescita embrionale e larvale (Miller & Chamberlain 1989; Su & Mulla, 1998 (b); Koul et al., 2000), con la metamorfosi (Schluter et al., 1985; Koul et al., 1987; Josephrajkumar & Subrahmanyam, 2002) e con la riproduzione, condizionando per esempio l'accoppiamento e la ovideposizione (Saxena et al., 1993; Linton et al., 1996; Mitchell et al., 1997; Sayah et al., 1998; Di Ilio et al., 1999; Su & Mulla, 1999). Tali effetti dipendono dalla concentrazione di azadiractina nei formulati commerciali a base di neem e variano, a parità di concentrazione, in relazione alla sensibilità dell'insetto e al suo stadio di sviluppo. Con il presente studio si è dimostrato che, in esperimenti di laboratorio, il neem, utilizzato come bioregolatore, ha effetti sulla fertilità della mosca olearia B. oleae. Il neem, somministrato agli insetti per via alimentare, addizionato alla dieta, induce una drastica riduzione del numero delle uova deposte e, se il trattamento è iniziato molto precocemente (allo sfarfallamento) anche il blocco completo della ovideposizione. Tale effetto è causato dall’atrofia, più o meno marcata, degli ovari nei quali il processo di maturazione delle cellule uovo può essere interrotto a vari stadi a seconda della precocità e della durata del trattamento. Uno studio in campo su piccola scala ha dato risultati incoraggianti per una utilizzazione del neem miscelato ad alimento distribuito all’interno di contenitori, secondo un “filosofia” diversa da quella che può essere la distribuzione di neem mediante irrorazione delle chiome delle piante di olivo. Alcuni saggi sugli effetti del neem, sempre miscelato ad alimento, come fagoinibitore nei confronti di adulti di B. oleae hanno dato esito positivo. Il neem, quindi, può essere considerato una sostanza da utilizzare come valida alternativa agli insetticidi tradizionali nella lotta contro B. oleae.File | Dimensione | Formato | |
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