Nel cercare di analizzare quale sia stato e quale sia attualmente il ruolo della Corte costituzionale nella forma di governo italiana, nella relazione ho dato per scontato alcuni passaggi a tutti noti, ed ho ricostruito il rapporto Corte-giudici attraverso la lente d’ingrandimento dell’interpretazione conforme, seguendo la linea dell’evoluzione delle tecniche decisorie elaborate dalla Corte stessa. In particolare, ho ricostruito queste tematiche alla luce di taluni spunti tratti da alcune carte inedite di Calamandrei in tema di legalità, al fine di inquadrare il suo pensiero all’interno di un percorso che non abbracciasse solamente gli scritti propriamente giuridici (mi riferisco, in particolare alle opere del 1950 e del 1956, ovvero La illegittimità costituzionale delle leggi nel processo civile, Padova, 1950 e la Corte costituzionale e Autorità giudiziaria, in Riv. dir. proc., 1956, pag.7 ss), ma si estendesse anche agli scritti “politici”, e tra di essi agli straordinari saggi apparsi sulla rivista “Il Ponte”, da Calamandrei stesso fondata nel 1945. Del resto ripercorrere il pensiero di grandi costituzionalisti che hanno dedicato studi fondamentali al rapporto Corte-giudici, in particolare all’efficacia delle sentenze e alle diverse tecniche decisorie da questa stessa elaborate per instaurare un dialogo costruttivo con gli altri poteri dello Stato rappresenta un angolo privilegiato dal quale esaminare il ruolo della Corte costituzionale nella forma di governo italiana, e l’interpretazione conforme è un indispensabile lente d’ingrandimento per coglierne al meglio la sua evoluzione.
Bindi, E. (2012). Alcuni spunti su Piero Calamandrei e l'interpretazione conforme (alla luce del ruolo della Corte costituzionale nella forma di governo italiana).
Alcuni spunti su Piero Calamandrei e l'interpretazione conforme (alla luce del ruolo della Corte costituzionale nella forma di governo italiana)
BINDI, ELENA
2012-01-01
Abstract
Nel cercare di analizzare quale sia stato e quale sia attualmente il ruolo della Corte costituzionale nella forma di governo italiana, nella relazione ho dato per scontato alcuni passaggi a tutti noti, ed ho ricostruito il rapporto Corte-giudici attraverso la lente d’ingrandimento dell’interpretazione conforme, seguendo la linea dell’evoluzione delle tecniche decisorie elaborate dalla Corte stessa. In particolare, ho ricostruito queste tematiche alla luce di taluni spunti tratti da alcune carte inedite di Calamandrei in tema di legalità, al fine di inquadrare il suo pensiero all’interno di un percorso che non abbracciasse solamente gli scritti propriamente giuridici (mi riferisco, in particolare alle opere del 1950 e del 1956, ovvero La illegittimità costituzionale delle leggi nel processo civile, Padova, 1950 e la Corte costituzionale e Autorità giudiziaria, in Riv. dir. proc., 1956, pag.7 ss), ma si estendesse anche agli scritti “politici”, e tra di essi agli straordinari saggi apparsi sulla rivista “Il Ponte”, da Calamandrei stesso fondata nel 1945. Del resto ripercorrere il pensiero di grandi costituzionalisti che hanno dedicato studi fondamentali al rapporto Corte-giudici, in particolare all’efficacia delle sentenze e alle diverse tecniche decisorie da questa stessa elaborate per instaurare un dialogo costruttivo con gli altri poteri dello Stato rappresenta un angolo privilegiato dal quale esaminare il ruolo della Corte costituzionale nella forma di governo italiana, e l’interpretazione conforme è un indispensabile lente d’ingrandimento per coglierne al meglio la sua evoluzione.File | Dimensione | Formato | |
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