Il libro è organizzato per temi e mira a coniugare la dimensione teorica con quella empirica, gli aspetti qualitativi con quelli quantitativi. Esso affronta il tema dell’impresa secondo le caratteristiche della storiografia italiana, nella quale prevalgono prima, sino alla metà degli anni Settanta del Novecento, le prospettive di carattere macroeconomico e successivamente quelle microeconomiche. Il volume è strutturato nel modo seguente. Nel capitolo 1 si presenta una rassegna della storiografia articolata seguendo i temi affrontati nei capitoli successivi. I capitoli 2-5 sono dedicati alla dimensione strutturale dell’impresa italiana. Nel capitolo 2 si offre un «ritratto» quantitativo, in prospettiva comparativa, della struttura dell’economia italiana, così come emerge dalle rilevazioni censuarie – industriali e demografiche – che coprono l’intero secolo. Esso funge come documentazione statistica di base propedeutica alla lettura del prosieguo del volume. Il capitolo 3 affronta il tema classico della concentrazione industriale analizzando, sia a livello d’impresa sia a livello di gruppo. Viene quindi approfondito il tema della proprietà e del controllo, evidenziando, anche in prospettiva comparativa, le peculiarità che emergono nel capitalismo italiano. Nel capitolo 4 si presentano, attraverso lo studio delle prime 200 imprese per dimensione, le caratteristiche basilari della grande impresa italiana, il «motore» della crescita economica nelle fasi centrali del Novecento. Nel capitolo 5 si analizzano invece gli elementi distintivi di quel tessuto di piccole e medie imprese all’interno del quale è raccolta, per l’intero periodo, la maggior parte dell’occupazione industriale italiana e che rappresenta, almeno a partire dagli anni Settanta, il segmento che più caratterizza l’industria nel nostro paese. Dopo la parte strutturale, i capitoli 6-9 esaminano i principali fattori che determinano la crescita economica del sistema delle imprese italiane. Nel capitolo 6 si affronta il tema dell’innovazione tecnologica, che viene ritenuta il fattore centrale per la crescita economica e la convergenza dell’intero sistema economico verso i livelli di reddito dei paesi leader. Si analizzano quindi, in prospettiva comparativa, la capacità innovativa italiana e i tratti del sistema innovativo nazionale nel lungo periodo. Nel capitolo 7 si esamina il rapporto fra capitale e lavoro: l’occupazione e le sue caratteristiche, il salario e l’organizzazione del lavoro, le relazioni industriali che ne derivano nelle diverse fasi dello sviluppo economico italiano. Nel capitolo 8 si descrivono i meccanismi con cui le imprese raccolgono le risorse necessarie al loro sviluppo. Viene così analizzato il sistema finanziario italiano, all’interno del quale prevale, come ampiamente noto, il ruolo della banca. Si illustrano prima le grandi banche e le relazioni tra queste e le grandi imprese e, successivamente, le piccole banche che caratterizzano i sistemi locali di impresa. Vengono infine descritte le dinamiche della borsa italiana. Il capitolo 9 tratta le politiche industriali, analizzando le diverse forme dell’intervento dello Stato che, nello sviluppo economico italiano, specialmente fra gli anni Trenta e gli anni Settanta, ha un ruolo particolarmente rilevante. Si descrivono poi le nuove forme della politica industriale a partire dal cambiamento di prospettiva che si verifica dagli anni Novanta del Novecento con la grande ondata di privatizzazioni. Vengono infine illustrate le caratteristiche delle politiche industriali del XXI secolo incentrate sulla tutela della concorrenza e sulla regolazione. Dopo le conclusioni, in cui si riassumono i principali temi affrontati, il volume, per facilitarne l’uso da parte di un lettore non specialista, si chiude con una cronologia dei principali eventi che hanno caratterizzato l’economia italiana dall’unificazione a oggi.

Giannetti, R., Vasta, M. (2012). Storia dell'impresa italiana. Bologna : Il Mulino.

Storia dell'impresa italiana

VASTA, MICHELANGELO
2012-01-01

Abstract

Il libro è organizzato per temi e mira a coniugare la dimensione teorica con quella empirica, gli aspetti qualitativi con quelli quantitativi. Esso affronta il tema dell’impresa secondo le caratteristiche della storiografia italiana, nella quale prevalgono prima, sino alla metà degli anni Settanta del Novecento, le prospettive di carattere macroeconomico e successivamente quelle microeconomiche. Il volume è strutturato nel modo seguente. Nel capitolo 1 si presenta una rassegna della storiografia articolata seguendo i temi affrontati nei capitoli successivi. I capitoli 2-5 sono dedicati alla dimensione strutturale dell’impresa italiana. Nel capitolo 2 si offre un «ritratto» quantitativo, in prospettiva comparativa, della struttura dell’economia italiana, così come emerge dalle rilevazioni censuarie – industriali e demografiche – che coprono l’intero secolo. Esso funge come documentazione statistica di base propedeutica alla lettura del prosieguo del volume. Il capitolo 3 affronta il tema classico della concentrazione industriale analizzando, sia a livello d’impresa sia a livello di gruppo. Viene quindi approfondito il tema della proprietà e del controllo, evidenziando, anche in prospettiva comparativa, le peculiarità che emergono nel capitalismo italiano. Nel capitolo 4 si presentano, attraverso lo studio delle prime 200 imprese per dimensione, le caratteristiche basilari della grande impresa italiana, il «motore» della crescita economica nelle fasi centrali del Novecento. Nel capitolo 5 si analizzano invece gli elementi distintivi di quel tessuto di piccole e medie imprese all’interno del quale è raccolta, per l’intero periodo, la maggior parte dell’occupazione industriale italiana e che rappresenta, almeno a partire dagli anni Settanta, il segmento che più caratterizza l’industria nel nostro paese. Dopo la parte strutturale, i capitoli 6-9 esaminano i principali fattori che determinano la crescita economica del sistema delle imprese italiane. Nel capitolo 6 si affronta il tema dell’innovazione tecnologica, che viene ritenuta il fattore centrale per la crescita economica e la convergenza dell’intero sistema economico verso i livelli di reddito dei paesi leader. Si analizzano quindi, in prospettiva comparativa, la capacità innovativa italiana e i tratti del sistema innovativo nazionale nel lungo periodo. Nel capitolo 7 si esamina il rapporto fra capitale e lavoro: l’occupazione e le sue caratteristiche, il salario e l’organizzazione del lavoro, le relazioni industriali che ne derivano nelle diverse fasi dello sviluppo economico italiano. Nel capitolo 8 si descrivono i meccanismi con cui le imprese raccolgono le risorse necessarie al loro sviluppo. Viene così analizzato il sistema finanziario italiano, all’interno del quale prevale, come ampiamente noto, il ruolo della banca. Si illustrano prima le grandi banche e le relazioni tra queste e le grandi imprese e, successivamente, le piccole banche che caratterizzano i sistemi locali di impresa. Vengono infine descritte le dinamiche della borsa italiana. Il capitolo 9 tratta le politiche industriali, analizzando le diverse forme dell’intervento dello Stato che, nello sviluppo economico italiano, specialmente fra gli anni Trenta e gli anni Settanta, ha un ruolo particolarmente rilevante. Si descrivono poi le nuove forme della politica industriale a partire dal cambiamento di prospettiva che si verifica dagli anni Novanta del Novecento con la grande ondata di privatizzazioni. Vengono infine illustrate le caratteristiche delle politiche industriali del XXI secolo incentrate sulla tutela della concorrenza e sulla regolazione. Dopo le conclusioni, in cui si riassumono i principali temi affrontati, il volume, per facilitarne l’uso da parte di un lettore non specialista, si chiude con una cronologia dei principali eventi che hanno caratterizzato l’economia italiana dall’unificazione a oggi.
2012
9788815239358
Giannetti, R., Vasta, M. (2012). Storia dell'impresa italiana. Bologna : Il Mulino.
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