Il concetto di "sviluppo sostenibile" è diventato in questi ultimi anni un punto focale della discussione tra economisti ed ecologisti; l'aggettivo si è presentato, in questa discussione, più come una correzione che come una specificazione del sostantivo. Ciò che più di tutto importa è che l'intera espressione sta entrando nel linguaggio e nel senso comune, come il segnale di un profondo cambiamento di sensibilità, di una più diffusa e consapevole coscienza ecologica. Ma come è nata questa espressione? Che cosa esattamente essa connota? Chi l'ha inventata? E chi oggi la sostiene? E chi la avversa? Questo libro racconta il percorso storico del concetto di sostenibilità, a partire da alcune occasioni (gli incontri di Barcellona, di Washington e di Stoccolma) che hanno gettato le fondamenta scientifiche dello sviluppo sostenibile. Vengono analizzate le basi epistemologiche della sostenibilità, con particolare riferimento all'ecologia della mente di Gregory Bateson, al pensiero planetario di Edgar Morin e di Ernesto Balducci e alla fisica evolutiva di Ilya Prigogine. Vengono poi messi in evidenza i guasti del «pensiero unico», i cambiamenti globali e la perdita di biodiversità. Partendo dall'economia dello stato stazionario di Herman Daly si arriva alle recenti teorie sul capitale naturale e agli sviluppi della nuova disciplina dell' "Ecological Economics". Vengono infine approfondite le teorie dello sviluppo sostenibile, sottolineando il ruolo della sostenibilità "debole" e della sostenibilità "forte", anche per i paesi in via di sviluppo. Il libro fa riferimento al recente contributo, apparso su «Nature», che calcola, per la prima volta, il valore del capitale naturale e lo confronta con il valore del prodotto mondiale lordo. I vari tipi di indicatori di sostenibilità ambientale vengono rielaborati in alcuni modelli complessi, e il loro ruolo viene analizzato all'interno dei modelli ecodinamici. Chiude il volume l'analisi del «case study» delle mappe territoriali e degli indicatori di sostenibilità ambientale della Provincia di Modena. Un caso che mostra quanto ormai, anche in Italia, l'idea dello sviluppo sostenibile stia diventando concreta, fino a radicarsi nella stessa articolazione delle politiche pubbliche e delle istituzioni.
Tiezzi, E., Marchettini, N. (1999). Che cos’è lo sviluppo sostenibile?. ROMA : Donzelli.
Che cos’è lo sviluppo sostenibile?
TIEZZI, ENZO;MARCHETTINI, NADIA
1999-01-01
Abstract
Il concetto di "sviluppo sostenibile" è diventato in questi ultimi anni un punto focale della discussione tra economisti ed ecologisti; l'aggettivo si è presentato, in questa discussione, più come una correzione che come una specificazione del sostantivo. Ciò che più di tutto importa è che l'intera espressione sta entrando nel linguaggio e nel senso comune, come il segnale di un profondo cambiamento di sensibilità, di una più diffusa e consapevole coscienza ecologica. Ma come è nata questa espressione? Che cosa esattamente essa connota? Chi l'ha inventata? E chi oggi la sostiene? E chi la avversa? Questo libro racconta il percorso storico del concetto di sostenibilità, a partire da alcune occasioni (gli incontri di Barcellona, di Washington e di Stoccolma) che hanno gettato le fondamenta scientifiche dello sviluppo sostenibile. Vengono analizzate le basi epistemologiche della sostenibilità, con particolare riferimento all'ecologia della mente di Gregory Bateson, al pensiero planetario di Edgar Morin e di Ernesto Balducci e alla fisica evolutiva di Ilya Prigogine. Vengono poi messi in evidenza i guasti del «pensiero unico», i cambiamenti globali e la perdita di biodiversità. Partendo dall'economia dello stato stazionario di Herman Daly si arriva alle recenti teorie sul capitale naturale e agli sviluppi della nuova disciplina dell' "Ecological Economics". Vengono infine approfondite le teorie dello sviluppo sostenibile, sottolineando il ruolo della sostenibilità "debole" e della sostenibilità "forte", anche per i paesi in via di sviluppo. Il libro fa riferimento al recente contributo, apparso su «Nature», che calcola, per la prima volta, il valore del capitale naturale e lo confronta con il valore del prodotto mondiale lordo. I vari tipi di indicatori di sostenibilità ambientale vengono rielaborati in alcuni modelli complessi, e il loro ruolo viene analizzato all'interno dei modelli ecodinamici. Chiude il volume l'analisi del «case study» delle mappe territoriali e degli indicatori di sostenibilità ambientale della Provincia di Modena. Un caso che mostra quanto ormai, anche in Italia, l'idea dello sviluppo sostenibile stia diventando concreta, fino a radicarsi nella stessa articolazione delle politiche pubbliche e delle istituzioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11365/2960
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