Si può dire qualcosa di interessante sul jazz e sull'improvvisazione a partire non dalla musicologia tradizionale, ma da discipline apparentemente estranee alla musica, come la sociologia, la filosofia del linguaggio o la semiotica? Il libro questa sfida, spiegando anzitutto in cosa l'improvvisazione consiste e come opera. Essa non coincide con la spontaneità, come sostengono quanti vedono nel jazz una forma d'arte primitiva, viscerale e intuitiva. Al contrario, i musicisti sono capaci di improvvisare perché conoscono regole e materiali della propria disciplina.

Sparti, D. (2005). Suoni inauditi. L'improvvisazione nel jazz e nella vita quotidiana. BOLOGNA : il mulino.

Suoni inauditi. L'improvvisazione nel jazz e nella vita quotidiana

SPARTI, DAVIDE
2005-01-01

Abstract

Si può dire qualcosa di interessante sul jazz e sull'improvvisazione a partire non dalla musicologia tradizionale, ma da discipline apparentemente estranee alla musica, come la sociologia, la filosofia del linguaggio o la semiotica? Il libro questa sfida, spiegando anzitutto in cosa l'improvvisazione consiste e come opera. Essa non coincide con la spontaneità, come sostengono quanti vedono nel jazz una forma d'arte primitiva, viscerale e intuitiva. Al contrario, i musicisti sono capaci di improvvisare perché conoscono regole e materiali della propria disciplina.
2005
8815098275
Sparti, D. (2005). Suoni inauditi. L'improvvisazione nel jazz e nella vita quotidiana. BOLOGNA : il mulino.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/27030
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo