Il volume è il secondo dei tre “Meridiani” dedicati ai Romanzi di Zola. L’opera nel suo insieme non colma soltanto un vuoto culturale e bibliografico in Italia, presentando per la prima volta nel nostro Paese in traduzioni attendibili e con apparati critici scientificamente rigorosi i capolavori del maestro del naturalismo; rappresenta anche una importante novità (come tale riconosciuta dalla più autorevole rivista specialistica francese, “Les Cahiers naturalistes”) nell’esegesi zoliana a livello internazionale. I commenti precedenti, infatti, erano carenti sia dal punto di vista erudito (identificazione dei riferimenti storici, geografici, fattuali; spiegazione della lettera del testo), sia da quello filologico (studio delle varianti e, più in generale, della genesi del testo, attraverso l’analisi puntuale dei dossier manoscritti dell’autore), sia da quello interpretativo (per la prima volta, le note offrono una disamina esaustiva della bibliografia critica, suggerendo ipotesi di lettura inedite). Se il punto di forza dell’opera è dunque la dettagliata puntualità degli apparati (per questo è presentata come ‘commento scientifico’), nondimeno le ampie introduzioni propongono un’interpretazione innovativa dei Rougon-Macquart, cosicché l’opera è anche una monografia su Zola: in particolare, questo secondo volume studia in modo approfondito gli anni decisivi (dal 1882 di Pot-Bouille al 1884 della Joie de vivre) che segnano il passaggio dallo Zola ‘flaubertiano’ degli anni Settanta a quello ‘mitopoietico’ e per molti versi simbolista dei secondi anni Ottanta. Il volume comprende: Nota all’edizione, di P. Pellini (pp. IX-XI); Introduzione a La solita minestra, di P. Pellini (pp. 5-26); Pot-Bouille (La solita minestra) nella traduzione di A. Calzolari, pp. 27-470; Introduzione a Au Bonheur des Dames, di P. Pellini (pp. 473-494); Au Bonheur des Dames nella traduzione di A. Bucarelli (pp. 495-974); Introduzione a La gioia di vivere, di P. Pellini (pp. 977-1000); La Joie de vivre (La gioia di vivere) nella traduzione di P. Messori (pp. 1001-1368); Notizia e Note a La solita minestra, di P. Pellini (pp. 1371-1489); Notizia e Note a Au Bonheur des Dames, di P. Pellini (pp. 1490-1599); Notizia e Note a La gioia di vivere, di P. Pellini (pp. 1600-1694); Bibliografia essenziale, di P. Pellini (pp. 1695-1704).
Pellini, P. (2012). É. Zola, Romanzi, vol. II, progetto editoriale, introduzioni e note di Pierluigi Pellini, traduzioni di Anna Bucarelli, Andrea Calzolari, Paola Messori. Milano : Mondadori.
É. Zola, Romanzi, vol. II, progetto editoriale, introduzioni e note di Pierluigi Pellini, traduzioni di Anna Bucarelli, Andrea Calzolari, Paola Messori
PELLINI, PIERLUIGI
2012-01-01
Abstract
Il volume è il secondo dei tre “Meridiani” dedicati ai Romanzi di Zola. L’opera nel suo insieme non colma soltanto un vuoto culturale e bibliografico in Italia, presentando per la prima volta nel nostro Paese in traduzioni attendibili e con apparati critici scientificamente rigorosi i capolavori del maestro del naturalismo; rappresenta anche una importante novità (come tale riconosciuta dalla più autorevole rivista specialistica francese, “Les Cahiers naturalistes”) nell’esegesi zoliana a livello internazionale. I commenti precedenti, infatti, erano carenti sia dal punto di vista erudito (identificazione dei riferimenti storici, geografici, fattuali; spiegazione della lettera del testo), sia da quello filologico (studio delle varianti e, più in generale, della genesi del testo, attraverso l’analisi puntuale dei dossier manoscritti dell’autore), sia da quello interpretativo (per la prima volta, le note offrono una disamina esaustiva della bibliografia critica, suggerendo ipotesi di lettura inedite). Se il punto di forza dell’opera è dunque la dettagliata puntualità degli apparati (per questo è presentata come ‘commento scientifico’), nondimeno le ampie introduzioni propongono un’interpretazione innovativa dei Rougon-Macquart, cosicché l’opera è anche una monografia su Zola: in particolare, questo secondo volume studia in modo approfondito gli anni decisivi (dal 1882 di Pot-Bouille al 1884 della Joie de vivre) che segnano il passaggio dallo Zola ‘flaubertiano’ degli anni Settanta a quello ‘mitopoietico’ e per molti versi simbolista dei secondi anni Ottanta. Il volume comprende: Nota all’edizione, di P. Pellini (pp. IX-XI); Introduzione a La solita minestra, di P. Pellini (pp. 5-26); Pot-Bouille (La solita minestra) nella traduzione di A. Calzolari, pp. 27-470; Introduzione a Au Bonheur des Dames, di P. Pellini (pp. 473-494); Au Bonheur des Dames nella traduzione di A. Bucarelli (pp. 495-974); Introduzione a La gioia di vivere, di P. Pellini (pp. 977-1000); La Joie de vivre (La gioia di vivere) nella traduzione di P. Messori (pp. 1001-1368); Notizia e Note a La solita minestra, di P. Pellini (pp. 1371-1489); Notizia e Note a Au Bonheur des Dames, di P. Pellini (pp. 1490-1599); Notizia e Note a La gioia di vivere, di P. Pellini (pp. 1600-1694); Bibliografia essenziale, di P. Pellini (pp. 1695-1704).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11365/26533
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