Le monache di Santa Chiara a San Marino

La ricerca ricostruisce una pagina fondamentale della storia della Repubblica di San Marino, attraverso le vicende del monastero di Santa Chiara, fondato nel 1609, in piena età della Controriforma, e tuttora esistente. Attraverso il ricco archivio di questa istituzione, rimasto fino ad ora presso che inesplorato, si documentano non solo le condizioni di vita delle suore, gli statuti, il patrimonio del convento, le doti, le monacazioni, la vita interna del monastero, le pratiche religiose, ma tutto il tessuto della società sanmarinese, in quanto il governo funge da protettore del monastero e le maggiori famiglie sono legate alla dotazione del convento e alle monacazioni delle fanciulle che non sono destinate al matrimonio. La fondazione di un monastero è sempre stata un momento topico della società locale ed anche in questo caso è oggetto di una complessa trattativa tra le diverse istituzioni per accollarsi gli oneri per la costruzione dell’edificio, la dotazione degli arredi, la spartizione delle cariche amministrative, l’ammissione delle prime novizie. La protezione del vescovo del Montefeltro sul Monastero e la costante sorveglianza esercitata dal clero regolare di San Maino, le cure del governo della Repubblica, le suppliche e i ricorsi inviati al pontefice, consentono di avere a disposizione una documentazione prodotta da diverse fonti e di cogliere tuti gli aspetti, anche di natura giuridica e istituzionale, che accompagnano la vita di questa istituzione nel corso dei secoli, contribuendo alla conoscenza delle funzioni sociali, assistenziali, educative svolte via via nel corso del tempo, fino all’apertura di scuole esterne e all’istituzione dell’educandato per le fanciulle, a alla recente accoglienza anche a suore provenienti dal terzo mondo.