Il contributo affronta, sulla base di ampie ricerche d’archivio, alcuni aspetti della storia del territorio grossetano dopo la fine della repubblica di Siena e il passaggio al Principato mediceo. Le scelte effettuate dai primi primi granduchi a partire da Cosimo I furono quelle di intervenire in un territorio ormai in decadenza da tempo, in primo luogo cercando di sviluppare il polo strategico cittadino di Grosseto, la cui messa in sicurezza (concretizzatasi con le imponenti fortificazioni realizzate nella seconda metà del ‘500, accompagnate dalla sistemazione di alcune torri lungo la costa) fu la premessa di altri importanti interventi in ambito economico volti a potenziare la tradizionale vocazione produttiva della pianura costiera maremmana: in particolare la produzione del sale marino (localizzata nei pressi dell’insediamento della Trappola) e quella del grano, risorse importanti soprattutto per l’esportazione e quindi legate strettamente al sistema dei trasporti via terra e via acqua che facevano capo al terminale grossetano. In questo ambito il tratto finale del fiume Ombrone – che veniva ad interagire con la vasta area umida rappresentata dal lago-padule di Castiglione della Pescaia - assume un rilievo centrale nelle vicende di lungo periodo che caratterizzano il territorio e i suoi assetti sul piano della sistemazione idrografica e della viabilità, degli insediamenti e della rete dei rapporti commerciali.
Zagli, A. (2009). La “bocca di Grosseto”: aspetti e problemi della foce di Ombrone in età moderna. In L’Ombrone: un fiume fra due terre (pp. 69-92). PISA : Pacini Editore.
La “bocca di Grosseto”: aspetti e problemi della foce di Ombrone in età moderna
ZAGLI, ANDREA
2009-01-01
Abstract
Il contributo affronta, sulla base di ampie ricerche d’archivio, alcuni aspetti della storia del territorio grossetano dopo la fine della repubblica di Siena e il passaggio al Principato mediceo. Le scelte effettuate dai primi primi granduchi a partire da Cosimo I furono quelle di intervenire in un territorio ormai in decadenza da tempo, in primo luogo cercando di sviluppare il polo strategico cittadino di Grosseto, la cui messa in sicurezza (concretizzatasi con le imponenti fortificazioni realizzate nella seconda metà del ‘500, accompagnate dalla sistemazione di alcune torri lungo la costa) fu la premessa di altri importanti interventi in ambito economico volti a potenziare la tradizionale vocazione produttiva della pianura costiera maremmana: in particolare la produzione del sale marino (localizzata nei pressi dell’insediamento della Trappola) e quella del grano, risorse importanti soprattutto per l’esportazione e quindi legate strettamente al sistema dei trasporti via terra e via acqua che facevano capo al terminale grossetano. In questo ambito il tratto finale del fiume Ombrone – che veniva ad interagire con la vasta area umida rappresentata dal lago-padule di Castiglione della Pescaia - assume un rilievo centrale nelle vicende di lungo periodo che caratterizzano il territorio e i suoi assetti sul piano della sistemazione idrografica e della viabilità, degli insediamenti e della rete dei rapporti commerciali.File | Dimensione | Formato | |
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