In un sistema di economia di mercato è fondamentale garantire la libertà nelle scelte di investimento e la stabilità dei mercati finanziari. Condizione imprescindibile perché ciò avvenga è una tutela efficace dei risparmiatori e, quindi, regole chiare in materia di funzionamento del mercato, informazioni complete e trasparenti agli investitori, correttezza e professionalità degli operatori, offerta di prodotti e servizi adeguati al cliente in breve tutte quelle garanzie che sono essenziali per un’effettiva consapevolezza nelle decisioni di investimento. Obiettivi degli interventi di vigilanza in risposta a queste esigenze di regolamentazione sono sempre stati la stabilità, la competitività e il buon funzionamento del mercato finanziario. Nella formulazione originaria dell’art. 5 Tuf non erano, però, questi, obiettivi diretti, piuttosto rappresentavano parametri di giudizio per l’esercizio dei controlli sulle imprese di investimento e sulle banche . La vigilanza, per dirla in altro modo, sin quasi all’altro ieri, non era di tipo strutturale ma aveva come scopo la “sana e prudente gestione” degli operatori e la correttezza e la trasparenza dei comportamenti di questi ultimi Con l’attuazione della MiFID si gira pagina. Correttezza dei comportamenti e sana e prudente gestione cessano di essere obiettivi della vigilanza ex art. 5 Tuf, per divenire criteri atti a meglio definire le competenze, sul piano regolamentare, di Banca d’Italia e Consob nel perseguimento di interessi di carattere generale. Le modifiche introdotte nell’art. 6 Tuf qui in commento ridefiniscono l’ambito di operatività ed i poteri delle due Autorità di vigilanza in un’ottica che si propone di superare disomogeneità nella disciplina, ed inefficacia delle garanzie e dei controlli posti a tutela dei risparmiatori. Quel che questo lavoro si propone è valutarne l’efficacia rispetto all’obiettivo perseguito.
Irace, A., Nappini, C. (2010). Il Regolamento congiunto Banca d'Italia -Consob (COMMENTO ALL'ART.2, COMMA 2 LETT. E DEL DECRETO DI ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA MIFID). In L'ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA MIFID (pp. 58-81). TORINO : GIAPPICHELLI.
Il Regolamento congiunto Banca d'Italia -Consob (COMMENTO ALL'ART.2, COMMA 2 LETT. E DEL DECRETO DI ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA MIFID)
IRACE, ANTONIA;
2010-01-01
Abstract
In un sistema di economia di mercato è fondamentale garantire la libertà nelle scelte di investimento e la stabilità dei mercati finanziari. Condizione imprescindibile perché ciò avvenga è una tutela efficace dei risparmiatori e, quindi, regole chiare in materia di funzionamento del mercato, informazioni complete e trasparenti agli investitori, correttezza e professionalità degli operatori, offerta di prodotti e servizi adeguati al cliente in breve tutte quelle garanzie che sono essenziali per un’effettiva consapevolezza nelle decisioni di investimento. Obiettivi degli interventi di vigilanza in risposta a queste esigenze di regolamentazione sono sempre stati la stabilità, la competitività e il buon funzionamento del mercato finanziario. Nella formulazione originaria dell’art. 5 Tuf non erano, però, questi, obiettivi diretti, piuttosto rappresentavano parametri di giudizio per l’esercizio dei controlli sulle imprese di investimento e sulle banche . La vigilanza, per dirla in altro modo, sin quasi all’altro ieri, non era di tipo strutturale ma aveva come scopo la “sana e prudente gestione” degli operatori e la correttezza e la trasparenza dei comportamenti di questi ultimi Con l’attuazione della MiFID si gira pagina. Correttezza dei comportamenti e sana e prudente gestione cessano di essere obiettivi della vigilanza ex art. 5 Tuf, per divenire criteri atti a meglio definire le competenze, sul piano regolamentare, di Banca d’Italia e Consob nel perseguimento di interessi di carattere generale. Le modifiche introdotte nell’art. 6 Tuf qui in commento ridefiniscono l’ambito di operatività ed i poteri delle due Autorità di vigilanza in un’ottica che si propone di superare disomogeneità nella disciplina, ed inefficacia delle garanzie e dei controlli posti a tutela dei risparmiatori. Quel che questo lavoro si propone è valutarne l’efficacia rispetto all’obiettivo perseguito.File | Dimensione | Formato | |
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