Lo studio riguarda il concetto di connessione in uso nel diritto internazionale privato e processuale italiano, con specifico riferimento alla (im)possibilità di utilizzare le categorie della connessione di diritto interno come fondamento dell'omologo istituto di diritto internazionale. In particolare, lo studio propone un esame dell'evoluzione del concetto di connessione internazionale a partire dall'art. 4 n. 3 c.p.c. (oggi abrogato) sino alla più recente riforma di diritto internazionale privato e processuale, indagando i modelli interpretativi utilizzati dalla giurisprudenza per determinare, in positivo, le ipotesi di cumulabilità delle domande connesse, nonché, in negativo, la sospendibilità dei procedimenti nel caso di litispendenza ed in presenza di nessi per pregiudizialità - dipendenza. Fine ultimo del lavoro è quello di comprendere se gli scopi perseguiti dalla connessione di diritto internazionale coincidano o meno con quelli del diritto interno, e conseguentemente se sia possibile configurare l'esistenza, ed in che termini, di un sistema sulla connessione internazionale diverso ed autonomo da quello del diritto interno. Per questo motivo, esso esamina sia la struttura delle varie ipotesi di connessione previste dalle regole di diritto internazionale privato italiano, sia la funzione effettivamente perseguita, ricorrendo dapprima ad un esame di dettaglio della prassi applicativa, e quindi ad una formulazione ed una valutazione dei principi generali così individuati.
Pisaneschi, N. (2006). La connessione internazionale. Struttura e funzione.. Milano : A. Giuffrè.
La connessione internazionale. Struttura e funzione.
PISANESCHI, NICCOLO'
2006-01-01
Abstract
Lo studio riguarda il concetto di connessione in uso nel diritto internazionale privato e processuale italiano, con specifico riferimento alla (im)possibilità di utilizzare le categorie della connessione di diritto interno come fondamento dell'omologo istituto di diritto internazionale. In particolare, lo studio propone un esame dell'evoluzione del concetto di connessione internazionale a partire dall'art. 4 n. 3 c.p.c. (oggi abrogato) sino alla più recente riforma di diritto internazionale privato e processuale, indagando i modelli interpretativi utilizzati dalla giurisprudenza per determinare, in positivo, le ipotesi di cumulabilità delle domande connesse, nonché, in negativo, la sospendibilità dei procedimenti nel caso di litispendenza ed in presenza di nessi per pregiudizialità - dipendenza. Fine ultimo del lavoro è quello di comprendere se gli scopi perseguiti dalla connessione di diritto internazionale coincidano o meno con quelli del diritto interno, e conseguentemente se sia possibile configurare l'esistenza, ed in che termini, di un sistema sulla connessione internazionale diverso ed autonomo da quello del diritto interno. Per questo motivo, esso esamina sia la struttura delle varie ipotesi di connessione previste dalle regole di diritto internazionale privato italiano, sia la funzione effettivamente perseguita, ricorrendo dapprima ad un esame di dettaglio della prassi applicativa, e quindi ad una formulazione ed una valutazione dei principi generali così individuati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11365/25635
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