Le metamorfosi di Clizia nell’ultimo Montale, la tradizione della metapoesia, le vicende sorprendenti di una metafora (quella delle «toppe», che dà al libro il suo titolo), le risonanze profonde della «sterminata domenica» di Sereni, la funzione-Dante in alcune raccolte poetiche del secondo dopoguerra, il motivo delle stagioni in Fortini, la smorzata e ironica nostalgia di Orelli: l’analisi di questi e di altri temi emblematici, la lettura ravvicinata di numerosi testi-campione, le frequenti discussioni teorico-metodologiche suggeriscono una ricostruzione storiografica originale e delineano un canone non scontato della poesia italiana del secondo Novecento. Al centro del libro, infatti, sono Gli strumenti umani: affrontata da prospettive molteplici (i temi, l’intertestualità, le varianti, la poeti-ca), la più importante raccolta di Vittorio Sereni si conferma punto di riferimento ineludibile – etico oltre che estetico, ideologico oltre che stilistico – per comprendere la letteratura e anche la storia italiana dell’ultimo cinquantennio.
Pellini, P. (2004). Le toppe della poesia. Saggi su Montale, Sereni, Fortini, Orelli. MANZIANA (ROMA) : Vecchiarelli.
Le toppe della poesia. Saggi su Montale, Sereni, Fortini, Orelli
PELLINI, PIERLUIGI
2004-01-01
Abstract
Le metamorfosi di Clizia nell’ultimo Montale, la tradizione della metapoesia, le vicende sorprendenti di una metafora (quella delle «toppe», che dà al libro il suo titolo), le risonanze profonde della «sterminata domenica» di Sereni, la funzione-Dante in alcune raccolte poetiche del secondo dopoguerra, il motivo delle stagioni in Fortini, la smorzata e ironica nostalgia di Orelli: l’analisi di questi e di altri temi emblematici, la lettura ravvicinata di numerosi testi-campione, le frequenti discussioni teorico-metodologiche suggeriscono una ricostruzione storiografica originale e delineano un canone non scontato della poesia italiana del secondo Novecento. Al centro del libro, infatti, sono Gli strumenti umani: affrontata da prospettive molteplici (i temi, l’intertestualità, le varianti, la poeti-ca), la più importante raccolta di Vittorio Sereni si conferma punto di riferimento ineludibile – etico oltre che estetico, ideologico oltre che stilistico – per comprendere la letteratura e anche la storia italiana dell’ultimo cinquantennio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11365/24512
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