L’emigrazione antifascista vista nella sua dimensione quotidiana e di massa: è questo l’angolo prospettico dal quale Patrizia Gabrielli osserva l’ampio movimento migratorio che ha interessato, insieme ai grandi protagonisti dell’intellettualità italiana di quegli anni, militanti di base ed esponenti dell’antifascismo popolare. La pluralità dei soggetti, qui analizzata sia sotto il profilo delle appartenenze sociali e politiche, sia sulla base della categoria di genere, la molteplicità delle voci di uomini e donne di diverse generazioni, classi sociali, livello di istruzione e persino di bambini, la possibilità di conoscere le speranze, la solitudine, i dispiaceri e le gioie di individui in carne ed ossa impongono una revisione dell’immagine stereotipata del militante antifascista. Sulla base di un’ampia documentazione – le lettere degli esuli dall’Unione Sovietica e dalla Francia – il volume esamina le diverse forme dell’appartenenza politica, che conducono, in anni di impegno per molti totalizzante, all’assunzione di differenti visioni del mondo: un aspetto che emerge con particolare vigore nel capitolo dedicato a un noto esponente della cospirazione giellista, Mario Levi. La corrispondenza tra l’esule in Francia e i familiari a Torino riconduce all’universo della cospirazione, oltre che al delicato ma tenace rapporto tra Mario e la sorella Natalia Ginzburg.
Gabrielli, P. (2004). COL FREDDO NEL CUORE. UOMINI E DONNE NELL'EMIGRAZIONE ANTIFASCISTA. ROMA : DONZELLI.
COL FREDDO NEL CUORE. UOMINI E DONNE NELL'EMIGRAZIONE ANTIFASCISTA
GABRIELLI, PATRIZIA
2004-01-01
Abstract
L’emigrazione antifascista vista nella sua dimensione quotidiana e di massa: è questo l’angolo prospettico dal quale Patrizia Gabrielli osserva l’ampio movimento migratorio che ha interessato, insieme ai grandi protagonisti dell’intellettualità italiana di quegli anni, militanti di base ed esponenti dell’antifascismo popolare. La pluralità dei soggetti, qui analizzata sia sotto il profilo delle appartenenze sociali e politiche, sia sulla base della categoria di genere, la molteplicità delle voci di uomini e donne di diverse generazioni, classi sociali, livello di istruzione e persino di bambini, la possibilità di conoscere le speranze, la solitudine, i dispiaceri e le gioie di individui in carne ed ossa impongono una revisione dell’immagine stereotipata del militante antifascista. Sulla base di un’ampia documentazione – le lettere degli esuli dall’Unione Sovietica e dalla Francia – il volume esamina le diverse forme dell’appartenenza politica, che conducono, in anni di impegno per molti totalizzante, all’assunzione di differenti visioni del mondo: un aspetto che emerge con particolare vigore nel capitolo dedicato a un noto esponente della cospirazione giellista, Mario Levi. La corrispondenza tra l’esule in Francia e i familiari a Torino riconduce all’universo della cospirazione, oltre che al delicato ma tenace rapporto tra Mario e la sorella Natalia Ginzburg.File | Dimensione | Formato | |
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