Muovendo dagli anni dell'Unità d'Italia, il volume esamina, da nuovi angoli visuali e assumendo quale spazio privilegiato di analisi il dibattito culturale e politico fra laici e cattolici, il contrasto fra Stato e Chiesa e le posizioni interne alle forze politiche. Individuando nel movimento socialista il vero antagonista, la pericolosa forza che anche sul piano organizzativo può sottrarle terreno sia nelle campagne sia tra i lavoratori delle industrie, la Chiesa di Leone XIII stabilisce un legame con le masse lavoratrici attraverso la dottrina sociale. Nel movimento cattolico, a riaffermare la netta opposizione allo Stato liberale restano i giovani democratici cristiani che, immettendo nello scenario politico un'ulteriore novità, si propongono di affrontare l'avversario socialista sul piano politico e non più soltanto su quello morale e sociale. Una tendenza che troverà tuttavia ostacoli in seno alle gerarchie ecclesiastiche e ai vertici dell'organizzazione laicale del cattolicesimo, specie in seguito alle scelte di Pio X. In questo nuovo quadro si va delineando più di una divisione tra i cattolici, incapaci di dar vita a un soggetto politico e più deboli nella realtà sociale e politica italiana alla vigilia della Grande guerra.
Brezzi, C. (2011). Laici, cattolici, Chiesa e Stato dall'Unità d'Italia alla Grande guerra. Bologna : il Mulino.
Laici, cattolici, Chiesa e Stato dall'Unità d'Italia alla Grande guerra
BREZZI, CAMILLO
2011-01-01
Abstract
Muovendo dagli anni dell'Unità d'Italia, il volume esamina, da nuovi angoli visuali e assumendo quale spazio privilegiato di analisi il dibattito culturale e politico fra laici e cattolici, il contrasto fra Stato e Chiesa e le posizioni interne alle forze politiche. Individuando nel movimento socialista il vero antagonista, la pericolosa forza che anche sul piano organizzativo può sottrarle terreno sia nelle campagne sia tra i lavoratori delle industrie, la Chiesa di Leone XIII stabilisce un legame con le masse lavoratrici attraverso la dottrina sociale. Nel movimento cattolico, a riaffermare la netta opposizione allo Stato liberale restano i giovani democratici cristiani che, immettendo nello scenario politico un'ulteriore novità, si propongono di affrontare l'avversario socialista sul piano politico e non più soltanto su quello morale e sociale. Una tendenza che troverà tuttavia ostacoli in seno alle gerarchie ecclesiastiche e ai vertici dell'organizzazione laicale del cattolicesimo, specie in seguito alle scelte di Pio X. In questo nuovo quadro si va delineando più di una divisione tra i cattolici, incapaci di dar vita a un soggetto politico e più deboli nella realtà sociale e politica italiana alla vigilia della Grande guerra.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11365/23467
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