L’analisi di Mart. 3,20 (in partic. i vv. 1-7 confrontati con Sen. ad Pol. 8,2-4 e luoghi programmatici delle favole di Fedro) mostra che il Phaedrus ivi citato è sicuramente il favolista. In controtendenza con il silenzio della critica ufficiale, Marziale riserva a questo autore l’onore di una citazione rilevante nel contesto dell’epigramma e che resterà unica fino al V secolo. Le ragioni di questa scelta sono individuate, mettendo in luce aspetti importanti e affinità della poetica dei due autori: il comune tentativo di riscattare generi considerati minori, come favola ed epigramma, la costruzione di un lusus poetico impegnato, rivolto al realismo della vita e letterariamente qualificato, con forte presenza della persona autoriale, del dialogo con il lettore e della polemica letteraria. // An analysis of 3,20 (esp. vv. 1-7 compared with Sen. ad Pol. 8,2-4 and programmatic passages in the fables of Phaedrus) show that the Phaedrus mentioned is certainly the fabulist. Contrary to the silence of official criticism, Martial honours this author with a relevant citation in the context of the epigram, which is destined to remain the only one until the 5th century. The reasons for the choice are identified here, and light is shed on important aspects of and affinities between the poetics of these two authors: their common attempt to redeem genres considered minor, like the fable and the epigram; the creation of a committed poetic lusus, focused on the realism of life while being distinguished from the literary point of view, with a significant presence of the authorial persona, of dialogue with the reader and of literary controversy.
Mattiacci, S. (2008). Fedro, Marziale e il nuovo impegno del lusus poetico. In Studi offerti ad Alessandro Perutelli (pp. 191-203). ROMA : ARACNE.
Fedro, Marziale e il nuovo impegno del lusus poetico
MATTIACCI, SILVIA
2008-01-01
Abstract
L’analisi di Mart. 3,20 (in partic. i vv. 1-7 confrontati con Sen. ad Pol. 8,2-4 e luoghi programmatici delle favole di Fedro) mostra che il Phaedrus ivi citato è sicuramente il favolista. In controtendenza con il silenzio della critica ufficiale, Marziale riserva a questo autore l’onore di una citazione rilevante nel contesto dell’epigramma e che resterà unica fino al V secolo. Le ragioni di questa scelta sono individuate, mettendo in luce aspetti importanti e affinità della poetica dei due autori: il comune tentativo di riscattare generi considerati minori, come favola ed epigramma, la costruzione di un lusus poetico impegnato, rivolto al realismo della vita e letterariamente qualificato, con forte presenza della persona autoriale, del dialogo con il lettore e della polemica letteraria. // An analysis of 3,20 (esp. vv. 1-7 compared with Sen. ad Pol. 8,2-4 and programmatic passages in the fables of Phaedrus) show that the Phaedrus mentioned is certainly the fabulist. Contrary to the silence of official criticism, Martial honours this author with a relevant citation in the context of the epigram, which is destined to remain the only one until the 5th century. The reasons for the choice are identified here, and light is shed on important aspects of and affinities between the poetics of these two authors: their common attempt to redeem genres considered minor, like the fable and the epigram; the creation of a committed poetic lusus, focused on the realism of life while being distinguished from the literary point of view, with a significant presence of the authorial persona, of dialogue with the reader and of literary controversy.File | Dimensione | Formato | |
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