Questo libro racconta la storia di un’associazione femminile che può essere considerata tra le protagoniste dell’Italia repubblicana. L’Unione donne italiane è stata infatti artefice e testimone di un passaggio epocale per la storia del nostro paese, vale a dire il riconoscimento del diritto al suffragio femminile. Patrizia Gabrielli affronta l’analisi delle identità politiche e di genere alla luce del dibattito storiografico, delle esperienze dei movimenti politici e dei singoli soggetti, in una sorta di andirivieni tra memoria, storia e storiografia. L’autrice ripercorre la storia dell’Udi e delle sue militanti in rapporto con quella del Pci, il partito che ne è stato in qualche modo l’ispiratore, sottolineando le differenze che hanno marcato le strategie di edificazione della memoria nelle due organizzazioni politiche. Un particolare accento viene posto sulla recente intraprendenza dell’Udi, per la quale la produzione di memoria si configura come un obiettivo politico. Attraverso una ricerca su fonti a stampa e d’archivio il libro esamina il rapporto tra donne, storia e memoria partendo da due specifici casi. Il primo riguarda l’edificazione di una memoria della Resistenza da parte delle donne, con particolare considerazione sia per il modello della donna partigiana, sia per l’attività dell’Associazione vedove di guerra e capofamiglia. Il secondo illustra il rapporto tra l’Udi e la tradizione femminista di primo Novecento e mette in risalto la scelta, compiuta a fini pedagogici dalla rivista «Noi donne», di proporre alle lettrici le biografie di eroine del Risorgimento e di suffragiste come possibili modelli cui ispirarsi, anche sul piano della legittimazione politica.
Gabrielli, P. (2005). LA PACE E LA MIMOSA. L'UNIONE DONNE ITALIANE E LA COSTRUZIONE POLITICA DELLA MEMORIA (1944-1955). ROMA : DONZELLI.
LA PACE E LA MIMOSA. L'UNIONE DONNE ITALIANE E LA COSTRUZIONE POLITICA DELLA MEMORIA (1944-1955)
GABRIELLI, PATRIZIA
2005-01-01
Abstract
Questo libro racconta la storia di un’associazione femminile che può essere considerata tra le protagoniste dell’Italia repubblicana. L’Unione donne italiane è stata infatti artefice e testimone di un passaggio epocale per la storia del nostro paese, vale a dire il riconoscimento del diritto al suffragio femminile. Patrizia Gabrielli affronta l’analisi delle identità politiche e di genere alla luce del dibattito storiografico, delle esperienze dei movimenti politici e dei singoli soggetti, in una sorta di andirivieni tra memoria, storia e storiografia. L’autrice ripercorre la storia dell’Udi e delle sue militanti in rapporto con quella del Pci, il partito che ne è stato in qualche modo l’ispiratore, sottolineando le differenze che hanno marcato le strategie di edificazione della memoria nelle due organizzazioni politiche. Un particolare accento viene posto sulla recente intraprendenza dell’Udi, per la quale la produzione di memoria si configura come un obiettivo politico. Attraverso una ricerca su fonti a stampa e d’archivio il libro esamina il rapporto tra donne, storia e memoria partendo da due specifici casi. Il primo riguarda l’edificazione di una memoria della Resistenza da parte delle donne, con particolare considerazione sia per il modello della donna partigiana, sia per l’attività dell’Associazione vedove di guerra e capofamiglia. Il secondo illustra il rapporto tra l’Udi e la tradizione femminista di primo Novecento e mette in risalto la scelta, compiuta a fini pedagogici dalla rivista «Noi donne», di proporre alle lettrici le biografie di eroine del Risorgimento e di suffragiste come possibili modelli cui ispirarsi, anche sul piano della legittimazione politica.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Gabrielli_impCorretto_Gabrielli_impCorretto.pdf
non disponibili
Tipologia:
Post-print
Licenza:
NON PUBBLICO - Accesso privato/ristretto
Dimensione
1.26 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.26 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11365/22880
Attenzione
Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo